VITA 30

“E noi come vivremo?”: rivediamo il trentennale di VITA in 5 minuti

Un video che in pochi minuti restituisce il clima della due giorni che il 25 e 26 ottobre ha animato la Fabbrica del Vapore di Milano. Una clip per chi c'era e per chi non ha potuto esserci. Buona visione

di Diletta Grella

Mentre camminavo con la mia videocamera, avanti e indietro per gli spazi della Fabbrica del Vapore di Milano, dove si è svolta la festa per i 30 anni di VITA, pensavo che gli incontri più belli capitano sempre per caso. Così, per caso, ho incrociato VITA undici anni fa e da allora non ci siamo più lasciati. Da allora sono moltissime le storie che ho raccontato per VITA, in giro per tutta Italia. È stato bello in questa due giorni rivedere molti dei volti, molti dei protagonisti e degli artefici di quelle storie.

Ho raccolto tante frasi di augurio, tante riflessioni. Quella che mi ha intenerito di più l’ha detta Silvano Petrosino, professore di Filosofia Teoretica all’Università Cattolica del Sacro Cuore: «Io non ho mai sentito parlare male di VITA». Una frase disarmante nella sua semplicità, ma che ho trovato molto vera e che sperimento anch’io nella vita di tutti i giorni. 

E c’è un’altra cosa che sperimento e che sento ogni giorno nel mio lavoro: il fatto che c’è tutta una comunità attorno a VITA, di persone che hanno un sentire comune, dei pensieri, dei desideri, un modo di esprimersi e di muoversi comuni… Questa “lunghezza d’onda” era palpabile anche alla festa dei 30 anni.

Per tutti noi l’augurio più bello, da ricordare ogni giorno, è arrivato da un poeta Franco Arminio: «Si sta vicini per fare miracoli, non per ripetere il mondo. Che già c’è. Che già siamo». Buona visione

Credit foto di apertura: Stefano Pedrelli

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.