Politica

È nata la tv che va in onda dalla strada

Una associazione piena di passione, il CTM e un editore con idee nuove. Così nasce a Lecce Telesalento la prima emittente a vocazione solidale

di Mara Mundi

Telecamere in spalla e microfono acceso: i giornalisti di Telesalento trascorrono le loro giornate fra la gente, a caccia di testimonianze, lamentele e richieste. La prima tv del non profit nasce dall?incontro tra l?organizzazione di volontariato internazionale Ctm-Lecce e l?editore Conte, alla guida di una emittente locale.
Nel cuore della città pugliese, dal piccolo schermo si racconta quello che altri non dicono: associazionismo e buone azioni, in prima fila. Da poche settimane è al lavoro una squadra di venti persone, tra redattori, tecnici, operatori di ripresa, addetti alla messa in onda. Sveglia la mattina presto per la rassegna stampa e, poi, due edizioni del tiggì, alle 14,30 e alle 20,15. In via di definizione le trasmissioni in studio. E di antenna in antenna, le frequenze rimbalzano sino a Brindisi, coprendo in parte la provincia di Taranto. Così, un pezzo di Sud si scopre pioniere di un settore che in tanti, ora, cercano di cavalcare.
«Abbiamo scoperto un nuovo filone», spiega Vinicio Russo, presidente dell?ong Ctm, sigla che raccoglie le iniziali di Controinformazione Terzo Mondo. «Adesso, altre tv locali fanno a gara per copiarci nel modo peggiore, sbattendo in prima serata il dolore e la sofferenza di chi vive momenti difficili». Prende fiato Vinicio, fondatore dell?associazione che in sedici anni si è fatta conoscere nel territorio. Oggi, Ctm gestisce il centro di accoglienza per immigrati Lorizzonte e il centro per minori stranieri non accompagnati Don Milani. Fa una breve pausa il presidente, e ricomincia piano: «Altri colleghi sfruttano solitudine ed emarginazione per fare dello spettacolo, senza capire quale spirito muove e sostiene le nostre scelte editoriali».
A Telesalento, invece, si rilanciano le istanze di chi non ha voce: commercianti, piccoli artigiani, categorie produttive con scarso peso economico. E ancora, viaggio-inchiesta nei quartieri della periferia, informazione sulle piccole attività di beneficenza e speciali dedicati a spettacoli, mostre, manifestazioni di solidarietà. Insomma, tutto quello che in genere non fa notizia va in onda con servizi, interviste e approfondimenti.
Stop alle voci di Palazzo, pettegolezzo politico, chiacchiere in poltrona. Disco verde per i diritti delle fasce deboli: profughi, adolescenti a rischio di devianza, anziani, senza fissa dimora e tutte le persone che hanno bisogno di farsi sentire.
Al timone di Telesalento, il direttore generale Carlo Sozzo, uno dei primi gestori di radio private a Lecce, da un anno e mezzo responsabile della comunicazione al Ctm. «A rotazione si lavora tutti i giorni, compresi i festivi. Natale e Capodanno li trascorreremo nei due centri, con gli ospiti immigrati e i ragazzi. Filmeremo ogni momento e lo manderemo in onda, per condividerlo con i nostri telespettatori». Un pubblico che risponde bene a questo telegiornale diverso, con quel pizzico di cuore in più. Anche l?emittente interregionale Telenorba ha assicurato il suo appoggio al progetto.
È il sogno che si avvera dopo tanto tempo: sembrano lontani gli anni del ciclostile per confezionare un bollettino sulle condizioni di vita in America Centrale. E la mente va al primo campo di lavoro, in Nicaragua, con i padri Comboniani. Era il 1982, l?epoca della guerriglia antigovernativa guidata dal fronte sandinista di liberazione nazionale. «Mi accorsi che le notizie divulgate ignoravano del tutto i problemi affrontati dalla popolazione», spiega Vinicio Russo, che tornato in Italia crea un giornale, insieme ad altri venti soci. Tre anni più tardi è la volta dell?associazione, una struttura che si è ingrandita tanto da avvalersi di ottanta operatori retribuiti.
Fervono le attività del Ctm con la nascita dell?associazione Sud Sud, per il commercio equo e solidale. Ai nastri di partenza anche la cooperativa sociale Verde Chiaro che prevede l?inserimento di soggetti svantaggiati. Di prossima costituzione, altre cooperative per le attività di piccolo artigianato, di servizio mensa e pulizia.
Aumentano le attività, cresce la voglia di un?informazione corretta e completa, dedicata al Terzo settore. Un sogno che diventa reale quando, lo scorso mese di marzo, dal ministero competente arriva la concessione radio-televisiva di tipo comunitario. Nel frattempo, cambio ai vertici della televisione, allora chiamata Video Salento: l?ingegnere Conte subentra ai vecchi proprietari. Ventata di novità: l?editore vuole dar vita a qualcosa di diverso e contatta il Ctm. Via all?intesa, alle trattative, ai primi accordi. Trovata la soluzione legale tra profit e non profit. Il contratto definitivo è pronto per la firma alla fine di dicembre.
«La nostra organizzazione sarà editore al 50 per cento, per quanto riguarda la parte del sociale», spiega Vinicio, con il tono forte e chiaro di chi ha raggiunto un traguardo ambito. E vuole andare oltre, portando in giro la tv, con telecamere e microfoni in mezzo alla gente.
Là, dove altre antenne non hanno mai osato.

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