Cultura

E l’Imam scoprì il velo

Un episodio in una scuola mette in luce le contraddizioni della società egiziana

di Martino Pillitteri

Una tranquilla visita in un istituto scolastico femminile a Nasr City (un quartiere del Cairo). Protagonista: Mohammed Said Tantawi, il capo supremo di Al-Azhar, il più antico istituto accademico religioso e massima autorità del mondo islamico sunnita.

Secondo la ricostruzione del quotidiano egiziano indipendente Al-Masri Al-Yom, lo sceicco è stato colpito dalla presenza in classe di una studentessa che portava il niqab (il velo integrale). L’imam ha chiesto e ottenuto che l’allieva del secondo anno di liceo togliesse subito il velo integrale. Alla resistenza della ragazza, Tantawi ha spiegato che il niqab è un’usanza tribale che non ha niente a che vedere con l’islam, «e io m’intendo di religione molto di più di te e dei tuoi genitori».

Ieri, secondo il network Al Alarabiya, lo sceicco Al Tantawi ha ufficialmente disposto il bando del velo integrale negli istituti affiliati ad Al-Azhar, ma ha precisato che le ragazze sono libere di indossarlo in pubblico fuori dagli istituti.

Al Tantawi si era recato in quell’istituto per verificare di persona lo stato delle procedure adottate per prevenire il contagio della febbre suina tra le studentesse. Lo scambio di battute con la ragazza si è trasformato invece in un’occasione per rendersi conto dello stato di salute della società egiziana, per misurare di persona l’alta febbre socio-religiosa che il termometro-filtro dell’analisi dei media governativi non è stata in grado o non ha voluto mai diagnosticare correttamente.

Secondo la stampa araba, il grande sceicco era particolarmente sorpreso della scena, come se non si fosse mai accorto del processo di saudizzazione della società egiziana, come se non avesse mai notato l’aumento delle donne egiziane che stanno passando dal velo normale a quello integrale.

In Medio Oriente il niqab è spesso associato al salafismo, corrente fondamentalista praticata in Arabia Saudita. La maggior parte delle donne musulmane in Egitto indossa l’hijab, il tipico velo che copre i capelli, ma l’aumento del numero delle donne che indossano il velo integrale comincia a preoccupare l’establishment politico di cui Al-Azhar è l’estensione teologica. Il centro sunnita dipende direttamente dal ministero degli affari religiosi del governo di Mubarak. Al Tantawi è stato nominato leader di Al- Azhar da Mubarak in persona nel 1996.

Uno dei “successi” del matrimonio politico-religioso tra Mubarak e Al Tantawi è quello che il leader di Al-Azhar ha visto con i suoi occhi nella scuola di Nasr City, e quello descritto in un sondaggio del World Values Survay, secondo il quale l’ 90% degli egiziani crede fortemente in Dio e rispetta gli ulema e gli imam più di quanto rispettino gli intellettuali, l’esercito, i giudici nelle corti, i professori universitari e i politici. Lo slogan “Islam is the Solution” vanta un grande appeal sulla società egiziana. Così come, sempre di più, il niqab.


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