Il soggiorno in campagna continua a crescere tra le preferenze degli italiani. Ma c’è anche chi punta sulla solidarietà T ranquillità, buon cibo, natura, sport, avventura. Sono gli ingredienti a chilometraggio ridotto di una vacanza in campagna. Afferma Coldiretti: «Quest’anno, proprio per reazione alla turbolenza economica che attraversa l’Italia, l’agriturismo resisterà alla crisi. Gli italiani privilegeranno le vacanze più vicine a casa, con una maggiore flessibilità nella programmazione, senza correre il rischio di essere coinvolti in scioperi di treni o aerei». D’altra parte, la tendenza a ricercare una gita in agriturismo è in aumento. Negli ultimi dieci anni è quasi raddoppiato il numero di strutture nelle nostre campagne, al mare o in montagna. Da 9.700, gli agriturismi sono diventati 17.700 e molti sono aperti durante le feste. Il 44,5% si concentra al Nord, il 35,6% nel Centro e il 19,9 al Sud. La maggioranza offre alloggio, circa la metà ristorazione e molti hanno proposte escursionistiche e sportive, come equitazione e trekking. Il 55% dei clienti sono giovani tra i 18 e i 35 anni. «L’agriturismo si sceglie soprattutto via internet, con il passaparola informatico, ma anche grazie alla disponibilità di siti come quello di Campagna Amica, dove si può cercare la vacanza anche sulla base delle proprie tasche», spiega Coldiretti. A Natale 2008, i tre quarti delle aziende hanno mantenuto prezzi sostanzialmente uguali allo scorso anno. Si prevede un boom di prenotazioni last minute, per due, tre giorni, che è la durata media di soggiorno in questo periodo.
Per chi vuole spingersi più lontano, non mancano le proposte di turismo responsabile, rispettoso delle popolazioni locali e dell’ambiente, nel Sud del mondo. Con Viaggi Solidali, ad esempio, si può visitare il Senegal, ospiti nelle case di famiglie africane, alla scoperta della cultura del Paese, oltre che delle sue bellezze naturali. Oppure si può volare in Mali, in occasione del grande festival tuareg nel deserto. La novità di quest’anno è un viaggio alla scoperta del Burkina Faso. Nasce dalla collaborazione con l’associazione Katouma, che ha una sede a Torino e una in Africa e si occupa di formazione non formale dei giovani dai 15 ai vent’anni. E chi non vuole o non ha la possibilità di muoversi, può andare con il pensiero verso Sud, magari aprendo un conto corrente in Banca etica, che da sempre sostiene progetti di cooperazione ed equosolidali. Ad esempio, i Certificati di deposito sono uno strumento di investimento che vincola il risparmio per un periodo di tempo determinato, consentendo, grazie agli utili, il sostegno ad attività di Altromercato, Fairtrade Italia e di microfinanza e pace in Palestina.
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