E’ la solita “musica”: ti frego dicendoti che sono tanto ma tanto bravo.

di Elena Cranchi

Ho deciso di condividere le esperienze surreali di Fundraising che subisco, nella speranza che la conoscenza delle medesime svegli le coscienze e provochi una pacata rivolta.

Ore 8.45: ricevo questa e mail esilarante. Le parentesi evidenziano i commenti gridati dalla sottoscritta durante la lieta lettura. Il nome è di pura fantasia, ovviamente.

Buongiorno, mi chiamo Maria Fregatura e sono un autrice  (ahi ahi ahi).  Molti anni fa ho composto questo magnifico brano sulla Guerra in Iraq (so dove vuoi arrivare…). Oggi, a distanza di tempo, questo testo, questo brano sono purtroppo ancora attuali (eccola qui!). Il brano ha vinto tantissimi concorsi e premi della critica (ma non hai venduto nemmeno una copia quindi ti sei chiesta “come rilanciarla, proprio ora che siamo vittime del nazional-popolare Festival della banalità sanremese?“). Io lo voglio donare a Voi insieme ai diritti per aiutare in modo CONCRETO (in effetti pecunia olet, sempre pensato) tutti quei piccoli indifesi. Se siete interessati contattatemi. Le mando la base. Potremmo insieme trovare il modo di PRESENTARLA (ma dai???)  a qualche concorso musicale o chissà magari attraverso un produttore musicale o una casa discografica farne un prodotto di successo (ma noooo!!).
Se l’operazione PUO’ ESSERE FATTA (of course!!) le invierò il prodotto finito e anche il video clip (non vedo l’ora!)
IO CI CREDO TANTO! (tutto potevi scrivermi ma non questo).
Sogno di poter fare qualcosa per i bambini in difficoltà e la musica è un veicolo importante e fondamentale (ahhahahahhahah).
Sono a vostra disposizione (non ho dubbi).
Spero di sentirla presto, NON VOGLIO PERDERE ULTERIORE TEMPO (la Signora NON vuole perdere ulteriore tempo. Forse deve mandare la base ad altre 50 associazioni)”
p.s.
Il brano è magnifico, sullo stile di We Are The World  (no. Tutt’altro stile).
In fede
Maria Fregatura

In casi come questi ci sono 4 possibilità che vi illustro brevemente.

1. La NON risposta.
La Signora non vuole perdere tempo, quindi glielo lasciamo tutto.

2. La risposta corretta.
“Cara Fregatura, bellissima canzone. Grazie di cuore per il suo interessamento. Non si preoccupi per i diritti d’autori. Confidiamo talmente tanto nel successo della sua canzone che potrà farci una donazione dopo le vendite, sicuramente importanti. Grazie mille. Su questo sito le modalità per aiutare i nostri bambini”.

3. La risposta errata.
“Cara Fregatura, certamente! Siamo onorati di aver ricevuto questa e mail. La contatterò per un incontro. Stiamo pensando quale casa di produzione coinvolgere nel progetto. Sarebbe disponibile a partecipare a un concerto, da noi organizzato, sponsorizzato dalle nostre aziende partner? Mi girerebbe il video clip? Grazie mille. Abbiamo bisogno di persone come lei!”

4. La risposta perfetta.
Non siamo una casa discografica.

 

Conclusioni
E’ pieno di Signore e Signori Fregatura che fingendosi amici dei bambini propongono prodotti o servizi da loro creati per avere pubblicità e visibilità. Fate attenzione. Dovete concentrarvi sulle esigenze della vostra Associazione, non sprecare tempo e denaro (per di più non vostro) per dare lustro a terzi. Sarebbe un doppio fallimento.

p.s.
A tutti coloro che,  almeno una volta, hanno dato la “risposta scorretta”, tanta solidarietà.

 

 

Nessuno ti regala niente, noi sì

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