Volontariato
È la Lombardia la prima regione per numero di donazioni di sangue
Lo dimostra il bilancio 2018 dell'Avis Regionale Lombardia con 258.475 soci donatori che contribuiscono per il 24% in termini di donazioni sul sistema nazionale
di Redazione
La Lombardia si conferma la regione più generosa. Lo dimostra il bilancio 2018 dell'Avis Regionale Lombardia che si è riunita sabato 4 maggio a Monza presso l’Autodromo per la 48° Assemblea Regionale, alla quale hanno partecipato tra gli altri Attilio Fontana Presidente di Regione Lombardia, Giulio Gallera Assessore al Welfare, Emanuele Monti Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali, Rosa Chianese Responsabile SRC (Struttura Regionale di coordinamento centro nazionale sangue).
I dati del 2018 confermano il primato della Lombardia nella classifica nazionale per numero di donazioni e numero di donatori. Le Avis del territorio regionale sono 660, per un totale di 258.475 soci donatori (il 21% sul totale Italia), di cui circa 12.000 dirigenti operativi, che contribuiscono per il 24% in termini di donazioni sul sistema nazionale (478.551 donazioni totali).
La provincia che contribuisce maggiormente è quella di Milano, con 90.797 donazioni. A seguire Bergamo (63.875), Brescia (60.803), Monza Brianza (43.190), Varese (42.144), Cremona (35.873), Mantova (32.011), Como (29.645), Lecco (28.929), Pavia (21.036), Lodi (15.634), Sondrio (14.314).
L’Italia ha raggiunto l’autosufficienza da una decina di anni e questo grazie anche al forte contributo della Lombardia, regione da tempo autosufficiente e che aiuta le altre aree.
«L’appello per nuovi donatori», commenta Oscar Bianchi, presidente Avis Lombardia, «è sempre al centro delle nostre comunicazioni. Ogni anno fuoriesce circa il 10% dei donatori per ragioni di carattere sanitario o per il raggiungimento del limite di età. Per questo ci rivolgiamo maggiormente ai giovani, per fare rete e diffondere la cultura del volontariato».
Durante l’Assemblea è stato firmato l’accordo di collaborazione tra Anci Lombardia e Avis Lombardia per una maggiore sinergia nella sensibilizzazione della cittadinanza nella cultura del dono del sangue. Obiettivo è il coinvolgimento attivo dei Comuni nella promozione delle donazioni: attraverso un modulo specifico e su consenso del cittadino, l’impiegato comunale consegnerà un modulo per la raccolta dei dati per il primo contatto da parte di Avis.
La chiamata è particolarmente sentita in prossimità di periodi critici, quali il Natale e l’estate. «La prossima emergenza sarà agosto», conclude Oscar Bianchi, «quando le città si spopolano e diminuiscono le donazioni. L’invito è quello di donare tutti nelle ultime settimane di luglio per evitare situazioni di emergenza».
Infine continua l’impegno di Avis Lombardia con la Regione affinché sia attuativo il provvedimento per consentire ai medici specializzandi di operare nelle unità di raccolta e vi sia una revisione delle tariffe degli emoderivati e delle quote di rimborso per le attività svolte dall’Associazione, oltre che alla promozione dell’attività di raccolta del sangue.
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