Futuro del lavoro

È la fine dei grandi team Diversity & Inclusion?

Negli Stati Uniti «Meta, Tesla Lyft e X hanno ridotto le dimensioni dei loro team D&I del cinquanta per cento». Secondo una inchiesta del Washington Post, Reuters e Revelio Labs, «l' ondata di licenziamenti nel settore Big Tech ha colpito molto di più le figure professionali che si occupano di diversità, equità e inclusione (D&I) rispetto agli altri. Questa è la prima puntata della nostra inchiesta. Nelle prossime cercheremo di capire se anche nel nostro paese assisteremo a un dietro front

di Sabina Pignataro

Negli Stati Uniti c’è lo s-boom dei grandi team Diversity & Inclusion. A sostenerlo sono i dati di una inchiesta nata nel 2023 da una collaborazione tra Revelio Labs, Washington Post e Reuters, secondo cui «la recente ondata di licenziamenti nel settore Big Tech ha colpito in proporzione molto di più le figure professionali che si occupano di diversità, equità e inclusione (D&I) rispetto agli altri».

Alcuni nomi noti guidano questa lista. «Meta, Tesla Lyft e X hanno ridotto le dimensioni dei loro team D&I del cinquanta per cento», scrive il Washington Post. «Aziende come Amazon, Twitter e Nike hanno licenziato tra i 5 e i 16 lavoratori D&I ciascuno. Calcolando che la dimensione media dei team Diversity & Inclusion nelle aziende tech è di 3 persone, rischiamo di assistere allo smantellamento dei team completi».

Dalla ricerca emergono alcuni temi importanti. Primo «I ruoli D&I stanno diminuendo a un ritmo più rapido rispetto ai ruoli non D&I a partire dal 2021 e continuando ad accelerare durante i licenziamenti nel 2022».

Secondo punto: «In tutte le aziende, i ruoli D&I tendono ad avere un maggiore turnover dei dipendenti». E infatti: «Oltre 300 professionisti del D&I hanno lasciato aziende che hanno subito recenti licenziamenti, a volte equivalenti all’esodo di interi team di diversità».

Ma non solo i vertici a lasciare a casa. «L’attrition rate (il tasso di abbandono volontario o meno del posto di lavoro) dei lavoratori Diversity & Inclusion è praticamente il doppio degli altri lavoratori»

Infine, sono numerose sono le aziende che hanno smesso di assumere.

Secondo i ricercatori, se cause sembrerebbero essere diverse. Da una parte la crisi economica che ha costretto le aziende tech a licenziare migliaia di lavoratori, lasciando a casa per primi però quelli della D&I.

Dall’altra parte, i team e la cultura del Diversity & Inclusion sono diventati oggetto del dibattito politico e simbolo della polarizzazione Usa.

Perché la partenza di massa dei talenti del D&I è un brutto segnale? «Innanzitutto – si legge nella ricerca- questi dati segnalano il valore che le aziende attribuiscono al fare della diversità e dell’inclusione una priorità per il futuro. Ancora più importante, tuttavia, è il fatto che le aziende con team D&I tendono ad avere una maggiore rappresentanza di assunzioni asiatiche, nere e ispaniche rispetto alle aziende senza team D&I.

Questa è la prima puntata della nostra inchiesta. Nelle prossime cercheremo di capire se, come spesso accade per questi trend d’Oltreoceano, anche le nostro paese, le risorse umane imporranno un dietro front.

Foto in apertura di Gerd Altmann da Pixabay

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