Welfare

E in Liguria si vara il primo distretto italiano degli anziani attivi

Nel network con Auser oltre cento realtà, profit e non profit

di Redazione

Centomila persone coinvolte con i Festival itineranti dell’Età libera, 15mila partecipanti, 11.400 persone anziane trasportate su 229 pullman lungo i percorsi di valorizzazione dei territori e dei siti culturali regionali, 1.800 persone di diverse età presenti a convegni, conferenze tematiche e workshop. E poi, ancora, 327 adulti e anziani coinvolti nelle attività di apprendimento permanente, 300 anziani raggiunti da un contatto telefonico settimanale e da due visite domiciliari, altri 300 ai quali è stato garantito il servizio di telesoccorso e il monitoraggio per le attività di sostegno e aiuto e, infine, oltre 300 volontari anziani coinvolti ogni anno nelle attività del progetto insieme ai formatori e agli esperti scientifici.
Sono numeri importanti quelli messi insieme nei primi tre anni (i dati 2011 non sono ancora disponibili) da “Età Libera-Invecchiamento Attivo”, il progetto promosso e finanziato (1,7 milioni di euro finora) a partire dal 2008 dalla Fondazione Carige di Genova con l’intento, riuscito, di dar vita a una rete di soggetti pubblici, privati e del terzo settore uniti dalla volontà di investire su una nuova idea di vecchiaia. In Liguria del resto gli over 65 sono infatti il 26,8% contro una media nazionale del 20,2%.
Il progetto, gestito dal sistema associativo Auser Liguria, può dirsi riuscito per due motivi. Primo, perché ha messo intorno a un tavolo 90 organizzazioni del terzo settore, 10 privati e 25 istituzioni pubbliche fra Regione, Province, Comuni, Asl e Università. «Si è rivelata fondamentale la scelta del distretto come livello base in cui si esplica gran parte delle azioni», spiega Umberto Marciasini, dell’Auser Genova. Secondo, perché ha funzionato da incubatore della legge regionale sulla valorizzazione degli ultrasessantenni (48/2009). La Regione guidata da Burlando (nella foto) l’anno scorso ha infatti staccato un assegno da 500mila euro (che si sono aggiunti ai 400mila euro della Fondazione Carige) per sostenere le attività della quarta annualità del progetto, e cioè corsi di apprendimento permanente, percorsi di salute e benessere, volontariato civico e turismo sociale.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.