Famiglia
E’ in crisi il sito della Disney: 400 licenziamenti
Anche il portale di Topolino travolto dalla crisi della new economy
di Paola Mattei
Dopo America Online, Fox, e Altavista, è arrivato il turno della Disney: l’ondata di ristrutturazioni nelle aziende della new economy non risparmia nessuno, e a farne le spese questa volta saranno i 400 dipendenti di GO.com, il portale internet nato nel 1999 e destinato a morire nelle prossime settimane.
I manager della Disney, infatti, hanno deciso di metter la parola fine sulla pur breve esistenza del portale, nato dopo l’acquisizione del vecchio e glorioso motore di ricerca Infoseek: costi di gestione elevati, risultati di mercato non soddisfacenti e soprattutto il crollo del valore del titolo hanno indotto a chiudere la baracca e ad annunciare la conversione dei titolo di GO.com (alias Walt Disney Internet Group) in azioni ordinarie della Disney. L’operazione sarà effettiva dal 20 marzo.
Per dirla con Michael Eisner, presidente e amministratore delegato della Disney, “i fattori competitivi che inizialmente ci avevano spinto a dotare la divisione internet di un proprio stock azionario sono mutati profondamente”. Tradotto, in 14 mesi il titolo era sceso da 35 a poco più di 5 dollari. E in agosto, GO.com aveva annunciato nel suo rapporto trimestrale perdite per 83,2 milioni di dollari, pari a circa 170 miliardi.
Nelle prossime settimane i 400 dipendenti verranno licenziati. Mentre il portale resterà in funzione – in versione ridotta – per consentire un deflusso “soft” dell’utenza.
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