Politica

E il sindaco scava. L’altra faccia della città di Assisi che il 24 gennaio pregherà col Papa

Si chiama Giorgio Bartolini. È stato eletto con il 53% dei voti per Forza Italia. Ha l’ossessione dell’efficienza e dei parcheggi. E così ha litigato con i frati (di Luca Cardinalini)

di Redazione

Allorché venne eletto per la prima volta sindaco di Assisi, nel 1997, il ragioniere commercialista Giorgio Bartolini sembrava essere l?uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Lo sguardo della città era proiettato sull?imminente Giubileo che aveva già partorito progetti e finanziamenti a iosa per iniziative o dirette o collaterali. Bartolini vinse al ballottaggio, a capo di una lista di centrodestra. Nemmeno il tempo di accomodarsi sulla prestigiosa poltrona ed ecco, settembre 1997, il violento terremoto che fece tremare assai la città che l?Unesco ha definito patrimonio dell?umanità. Il sisma venne con la sua scia di lutti, disagi, sofferenze ma, va detto, anche con tanti altri denari per la ricostruzione. Un mix, Giubileo più terremoto, che a spanne vale circa mille miliardi di lire, ripartiti tra Comune, Sovrintendenza e frati del Sacro convento. Soldi comunque tutti finiti nel territorio comunale, con il bilancio ordinario passato dai 70 agli attuali 250 miliardi di lire annui. Ahi, la Mattonata Un quadriennio travagliato, quindi, alla guida di un comune già difficile di suo, dove il tasso di litigiosità è elevato e dove basta un niente per finire sui giornali di tutto il mondo. Un quadriennio nel corso del quale Bartolini sembrava aver fatto il pieno di critiche soprattutto per lo scandalo della ben nota vicenda della Mattonata, antica via penitenziale che la giunta aveva pensato di ripavimentare con dei mattoncini venduti ai fedeli di tutto il mondo, con tanto di nome e cognome impressi per l?eternità. L?opera (gestita da un ex arbitro di calcio di serie A, Egidio Ballerini, e da una società mista dal nome sobrio, Assisi Giubileo 2000) ha finora prodotto solo guai a catena: inchieste della magistratura, fallimenti delle società interessate, l?arresto di Ballerini, una raffica di avvisi di garanzia per sindaco, vice e membri del consiglio d?amministrazione della Giubileo 2000, la realizzazione di solo 700 metri di strada oggi posti ancora sotto sequestro. L?accusa è distrazione di fondi per più di un miliardo di lire, di un?opera che doveva essere a costo zero. Anche qui Bartolini si difende: «C?è un ricorso in Cassazione, per noi tutto è in regola. I fondi del Comune sono stati impiegati per portare metano, fogne e altri servizi nella zona. Nessuna distrazione di fondi, malgrado una campagna di stampa deleteria». La gente gli ha dato fiducia. Il ?sindaco del fare?, così si autodefinisce secondo tradizione della casa (delle Libertà), non demorde e si ricandida. Alla vigilia delle elezioni amministrative, lo scorso maggio, gioca duro, aprendo al traffico la piazza della basilica inferiore di San Francesco appena rimessa a lucido con un pavimento di mattonelle pregiate fatte arrivare dai cinque continenti (costo, 8 miliardi di lire). Gli arrivano bordate ad alzo zero sia da parte dei frati, che ravvisavano gli estremi delll?eresia, sia da parte dell?opposizione, che lo accusava di «bassa manovra elettorale per guadagnarsi i voti (poi arrivati, ndr) di commercianti e residenti del centro storico». Bartolini ribatte: «I singoli frati dimenticano che prima la piazza era aperta al traffico a tutte le ore del giorno e della notte. Io ho messo un solo senso di marcia e a certi orari precisi, quindi ho limitato il traffico. E poi non so quanti si sarebbero messi contro i frati prima delle elezioni?» Per farla breve: Bartolini stravince al primo turno, con il 53,1% dei voti e, forte del mandato popolare, oggi presenta il conto rivendicando le «500 opere pubbliche già fatte, praticamente una ogni tre giorni», e parlando di nuovo Rinascimento per l?Assisi post sisma e post Giubileo: «Siamo forse l?unico comune a non avere più gente nei container. Ora ci aspetta un lavoro intenso per quanto riguarda le altre opere pubbliche». L?elenco è da capogiro, ma la partita più grande si gioca sul terreno della viabilità. Bartolini è di poche ma solide idee, per difendere le quali è disposto a passare sopra chiunque. «Per realizzare le opere pubbliche necessarie», dice. A cominciare dai parcheggi, merce rara e preziosa nella cittadina medievale famosa per i suoi vicoli suggestivi, ma strettini. La giunta ha così pensato a una serie di scavi per realizzare parcheggi multipiani. Quattrocento cittadini, capeggiati dall?associazione Italia Nostra, hanno sottoscritto un documento di protesta e fatto ricorso al Tar (perdendolo), denunciando l?assenza di studi paesaggistici e la «follia di un progetto che rischia di distruggere la città, alla fine aumentando il traffico, visto che costruire un parcheggio significa automaticamente prevedere una strada per raggiungerlo». Replica Bartolini: «Non distruggeremo nessun orto, ma realizzeremo i park house. I posti macchina saranno venduti ai residenti. Cosa ci può bloccare? Un divieto della Sovrintendenza per eventuali recuperi di materiale storico o l?insufficienza di prenotazioni. In quel caso scaveremo altrove». Il tempo degli ideali Il tutto in nome della pace, s?intende. Ma con dei distinguo. Bartolini è stato anche l?unico sindaco, dal 1961 ad oggi, a non aver ricevuto, almeno come gesto di cortesia, le migliaia di partecipanti alla marcia Perugia-Assisi. A ottobre, mentre il corteo arrivava in città, era a una contromanifestazione dei giovani di Forza Italia. Per Bartolini c?è pace e pace: «Più che marciare, bisognerebbe recuperare lo spirito di Assisi invocato dal Papa nel grande vertice del 1986», dice. Papa che Bartolini si appresta a ricevere nuovamente. L?ultima volta che Giovanni Paolo II visitò Assisi, ferita dal terremoto, nel 1998, qui tutti ancora ricordano le corse dei vigili urbani in giro per la città, a strappare o a coprire i manifesti con i nudi femminili delle pubblicità e quelli di una mostra con la faccia di Che Guevara. Motivazione: «perché in stridente contrasto con l?atmosfera di spiritualità e pace che deve offrire Assisi». Mostra, beninteso, patrocinata e finanziata dall?amministrazione comunale. Per seguire la Giornata di Assisi si può andare sul sito del Vaticano www.vatican.va


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA