Cultura

E il manager della finanza finì part time per amore del sociale

Luciano Balbo è un nome nel venture capitalism. Ma da anni ha deciso di applicare le sue competenze al mondo senza fine di lucro.

di Luca Fiore

Il mago della finanza si converte al sociale. Luciano Balbo, 53 anni, è partner fondatore della B&S Electra, un?importante società di private equity e venture capital. «La mia attività profit consiste nella gestione di fondi di investitori istituzionali», spiega Balbo, «fondi che vengono investiti in società non quotate in Borsa». Un?attività ad alti livelli, che ha fatto maturare una grande professionalità, e poi a questa professionalità si è aggiunta la passione per il sociale. «Ho avuto da sempre un grande interesse per le tematiche sociali, ma non ero mai riuscito a trovare un ambito di impegno compatibile con la mia professione. Un paio d?anni fa le cose sono cambiate: la mia situazione professionale e personale mi ha permesso di dedicarmi al mondo del non profit, così ho ridotto la mia attività e mi sono dedicato a un progetto per il Terzo settore». Balbo ha voluto approfittare del suo passato così da partire avvantaggiato: «Il progetto di cui mi occupo», continua, «consiste sostanzialmente nel creare un?attività simile a quella che ho svolto finora, ma rivolta al mondo del non profit: organizzare un sistema di raccolta di capitali da enti istituzionali e finanziare progetti per far crescere le imprese sociali». Il finanziere osserva che la maggior parte delle imprese sociali in Italia sono piccole o piccolissime e dipendono quasi esclusivamente da contratti pubblici per finanziare l?erogazione dei servizi. «Questa prassi», spiega, «costituisce un vincolo per la crescita interna e l?innovazione nella loro attività». L?idea è quella di una raccolta di fondi mirata a donatori istituzionali, da investire in progetti che puntino ad aumentare professionalità attraverso la creazione di supporti per le competenze mancanti, che spesso sono a livello organizzativo e legale. «Sto cercando di capire la fattibilità, di conoscere molte realtà e far emergere i punti di forza e i limiti. Legare i progetti di finanziamento ai risultati permette all?impresa di crescere dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Talvolta il mondo del non profit ha bisogno di essere più sincero con se stesso, riconoscendo i propri limiti, e di misurare con serietà i propri risultati». Un giudizio chiaro e pragmatico, conseguenza di una reale passione: «Il mio desiderio di capire come la società possa migliorare e come possa essere organizzata per questo».


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