Non profit

E il forum si divise su Vilma

Lo scorso 5 giugno durante un Coordinamento, si è sfiorata una spaccatura storica. La battaglia è per ora rinviata al 3 luglio. Ecco come è andata...

di Ettore Colombo

Non è stata una riunione facile né serena, quella del coordinamento del Forum del terzo settore che si è tenuta lo scorso martedì 5 giugno. Il motivo era tutto ?politico?. Il nome di Vilma Mazzocco, presidente di Federsolidarietà, da un anno, assieme a Maria Guidotti, presidente uscente dell?Auser, portavoce del Forum, era, infatti, finito da pochi giorni sulle pagine di tutti i grandi giornali nazionali in quanto membro (cooptato) del Comitato promotore del Partito democratico, quota terzo settore.

Vilma Mazzocco si è spiegata in un?intervista a Vita dicendo che «si tratta di un laboratorio e che l?impegno è a tempo, scadenza 13 ottobre, e che è importante portare le istanze del sociale in un laboratorio nuovo della politica».

Ma resta il punto. La Mazzocco entra nel Comitato promotore del Pd, le associazioni – specialmente quelle meno vicine al centrosinistra (CdO e Mcl, su tutte) ma non solo, come vedremo – leggono la notizia sui giornali, il Forum emette un comunicato stampa per ribadire la propria autonomia e indipendenza da ogni schieramento politico, la cosa a molti non va giù.

Si arriva, dunque, alla riunione del 5 giugno e molti dei partecipanti si presentano con il coltello tra i denti. Il presidente dell?Mcl, Carlo Costalli, non c?è causa precedenti e inderogabili impegni ma invia a rappresentare il movimento il suo vicepresidente, Danilo Di Matteo. Che spende parole molto poco tenere, sull?accaduto. Gli uomini della CdO dicono più o meno la stessa cosa e con gli stesi toni. Anche l?Arci – e direttamente per bocca del suo presidente , Paolo Beni – muove molte critiche all?indirizzo della Mazzocco. L?Arci, del resto, ha appena celebrato il suo congresso e, nonostante sia politicamente ?plurale? tra chi parteggia per il Pd e chi per la nuova Sinistra democratica fondata da Fabio Mussi (per non dire dell?area filo Prc), ribadisce, per il Forum, la necessità di un?autonomia piena dalla politica.

«Il Forum del terzo settore deve essere terzo, la nomina della Mazzocco nel Comitato promotore di un nuovo partito ne inficia proprio la terzietà», attacca Di Matteo. La Mazzocco e la Guidotti (che, peraltro, è una diessina doc, e ha sostenuto la mozione congressuale di Fassino all?ultimo congresso) si difendono confermando che il Forum «ha naturalmente rapporti con il mondo della politica ed è attento osservatore dei nuovi scenari che in esso si aprono, senza per questo essere ricompreso nel percorso di partiti politici», e riaffermano che «elemento costitutivo e fondante del Forum è proprio la sua autonoma soggettività politica».

Tuttavia, in particolare la difesa della Mazzocco che ribadisce come la sua sia «una scelta personale che non coinvolge ad alcun titolo e livello il Forum del terzo settore» e che annuncia l?intenzione di «astenersi dall?esercitare nelle sedi esterne la rappresentanza politica del Forum per la durata dell?impegno nel Comitato del Pd», non convince i suoi molti critici interni.

Il clima è teso, la riunione dura quasi quattro ore, e, nel giro degli interventi, molte associazioni (Mcl, CdO e Arci tra queste) affermano che c?è una «incompatibilità sostanziale tra i due ruoli», invitando la Mazzocco a scegliere «o l?uno o l?altro». Molto perplesse risultano essere anche le Misericordie, mentre gli altri convenuti glissano, temendo la clamorosa rottura dell?unitarietà del Forum. La mediazione proposta, e cioè l?auto-sospensione della portavoce in questione dal suo incarico, viene rifiutata dalla stessa Mazzocco. Alla fine, il Forum concorda il comunicato stampa che ribadisce la sua autonomia, ma sia la Compagnia delle Opere che Mcl votano contro, riservandosi «decisioni future».

Il prossimo Consiglio nazionale del Forum si terrà il 3 luglio. Per ora, è il commento di molti, «tutto è rimasto come prima». «Ma non finisce qui», minacciano gli oppositori. Che chiedono: «Con quale grado di effettiva indipendenza le portavoce del Forum si recheranno a Palazzo Chigi per discutere di Dpef e, poi, di Finanziaria?»


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