Non profit

E il computer disse: «donazione impossibile»

I nuovi elenchi delle associazioni non sono ancora pronti. E i software dei Caf sono fermi a quelli dell’anno scorso. Impossibile inserire nuovi codici fiscali. Un bel pasticcio...

di Maurizio Regosa

Una difficoltà informatica impedisce ai contribuenti di destinare il proprio 5 per mille? A lanciare l?allarme è il Ciessevi Lombardia secondo il quale alcuni cittadini, volendo devolvere il 5 per mille, si sono trovati di fronte a un bel ?niet? motivato da alcuni Caf milanesi (ma non solo) con problemi di carattere tecnico-informatico: se il codice fiscale non è presente nell?elenco, non è possibile scegliere l?associazione. Conferma Lino Lacagnina, presidente Ciessevi: «Alcuni cittadini si sono visti rifiutare, da parte di intermediari abilitati all?invio telematico della dichiarazione dei redditi, la loro opzione in quanto l?associazione prescelta non risultava nell?elenco e il computer pare non accettasse nuovi codici. Abbiamo perciò lanciato l?allarme, rivolgendoci anche direttamente ad alcuni Caf che hanno avviato procedure di verifica».

Ma di quale lista ufficiale stiamo parlando? Ovviamente, visto che la nuova non è ancora pronta, di quella dello scorso anno. Che però naturalmente è decaduta: come spiega il decreto istitutivo, «gli elenchi relativi ai soggetti ammessi a beneficio per il 2006 non possono essere riproposti». E le ragioni le ha spiegate su Vita il professor Luca Antonini, membro dell?Agenzia per le onlus: «È cambiata la legge di riferimento: non poteva essere riproposto il vecchio elenco perché la normativa è diversa. Altrimenti ci sarebbero stati dei soggetti esclusi a priori».

Ragioni di equità, quindi. Che però sarebbero messe a dura prova da un?altra ragione, quella informatica. Sarebbe quest?ultima, per il momento, a vincere la partita: secondo il Ciessevi Lombardia ci troveremmo di fronte all?impedimento ad esercitare un diritto di scelta. E a un?implicita (quanto ingiusta) penalizzazione di quelle associazioni il cui codice fiscale non risulta nel passato elenco.

Pericoli scongiurati?
Ovviamente si tratterebbe di una situazione transitoria. Il decreto che ha istituito il 5 per mille, infatti, precisa che «l?Agenzia delle Entrate provvede alla pubblicazione sul suo sito entro l?11 aprile 2007 di una nuova versione dell?elenco» (quello cui riferirsi per la dichiarazione dei redditi relativa all?anno scorso).

Se questa scadenza verrà rispettata (come l?Agenzia delle Entrate ci ha confermato), saranno disponibili altre due settimane prima delle prossime scadenze contributive. Quanto ai 730, ad esempio, il 30 aprile è il termine per consegnarli ai datori di lavoro; il 31 maggio per affidarli ai Caf. Ed entrambi a loro volta hanno altro tempo per procedere all?invio telematico. È pur vero, però, che alcuni enti pubblici e alcune grandi aziende hanno anticipato, per motivi organizzativi, queste scadenze.

I Caf che abbiamo interpellato gettano acqua sul fuoco. Né quello della Uil né quello Cisl hanno riscontrato problemi di questa natura. Basta non caricare l?elenco nel programma del passato oppure adottare le apposite procedure per ?forzare? l?inserimento di nuovi codici, hanno spiegato.

Tutti rassicurati? Fino a un certo punto. In effetti qualche difficoltà – fa notare un intermediario privato – potrebbe derivare dal software che l?Agenzia delle Entrate utilizza per controllare e validare i documenti inviati per via telematica: potrebbe non riconoscere i codici fiscali delle associazioni se non immessi nel database?

Dal canto suo l?Agenzia la ritiene una «ipotesi improbabile» ma si riserva di fare delle verifiche ulteriori del cui esito daremo conto.

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