Famiglia

E-government: per gli utenti Internet è un fallimento

I governanti restano lontani e inaccessibili: lo rivela uno studio della Scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano

di Gabriella Meroni

Internet non ha migliorato la democrazia. C’è grande delusione nel popolo di navigatori virtuali in quanto il web non ha avvicinato le istituzioni ai cittadini, non ha dato visibilità alle loro opinioni e ai loro desideri. I governanti restano lontani e inaccessibili. È un forte sentimento di impotenza, quello che emerge dall’ultimo studio della Scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano. I ricercatori, con la collaborazione del sito Buongiorno.it, hanno interrogato via e-mail gli utenti della Rete. Il 63,3 per cento degli intervistati è sicuro che Internet non possa essere uno strumento per aumentare la propria influenza politica. La metà del campione non ritiene che la Rete possa allargare gli spazi di democrazia in Italia, permettendo alla gente di dire la sua su quello che fa il governo. Il 41 per cento è convinto che Internet sia inutile per capire meglio le vicende politiche. L’unica nota positiva è quella che riguarda le percezioni di chi detiene il potere: il 39 per cento dei cybernauti pensa che attraverso il web il governo possa rendersi conto di quali sono le opinioni dei cittadini. Ma in termini di cambiamento dei rapporti di forza, ogni speranza sembra inutile. “In generale – si legge nel rapporto – si può dire che c’è un’attitudine negativa generalizzata verso l’ipotesi che Internet possa modificare radicalmente gli equilibri di potere nella società, pur conoscendo e apprezzando la nuova interattività di relazione tra cittadini e istituzioni”. Andreina Mandelli, docente di comunicazione e marketing alla Sda Bocconi e responsabile italiana del World Internet Project, spiega che “Le aspettative dei cittadini erano probabilmente enormi. Internet ha un grosso potenziale di cambiamento: basti pensare che il 34 per cento di coloro che di recente non sono andati alle urne avrebbe votato se solo fosse stato possibile farlo in forma elettronica. Il problema è che il web si è rivelato molto efficace come strumento per trovare informazioni, decisamente meno per quel che riguarda la possibilità di esprimere opinioni”.


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