Formazione
E-Government: la parola alle ong
La posizione delle Ong italiane sugli impegni presi dal governo (di Antonella Signorelli)
di Redazione
Palermo – Il ?disguido? di ieri pomeriggio, che ha impedito a Carla Barbarella (rappresentante dell?Associazione Italiana Ong) di partecipare ai lavori della Conferenza Internazionale sull?e-Government per lo Sviluppo in atto a Palermo, è stato risolto stamani invitando la dottoressa Barbarella a presentare fuori programma il proprio intervento durante la sessione plenaria.
Barbarella sottolinea, a nome delle Ong italiane, che il tentativo di diminuire il digital-divide tra Nord e Sud del mondo è una sfida che va raccolta ?senza però abbandonare la politica tradizionale di cooperazione internazionale, che deve essere integrata e rafforzata da quella tecnologica?.
Le Ong ritengono che una riforma della Pubblica Amministrazione nei Paesi in via di sviluppo possa veramente essere uno strumento fondamentale per creare uno sviluppo più equo e partecipato ma ammettono che gli interventi non possono essere limitati alla digitalizzazione di alcune funzioni ma si deve lavorare affinché siano le popolazioni stesse a capire che questi strumenti le mettono in grado di essere più attive nella partecipazione all?amministrazione dei loro paesi.
?Pensiamo che il settore privato abbia in questo progetto un grande ruolo ? conclude Barbarella ? anche per via delle sue specifiche competenze. Ma se si può considerare neutrale la tecnologia altrettanto non si può dire della sua applicazione e per questo chiediamo alle aziende coinvolte una grossa responsabilità sociale?.
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