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…E festa sia, nel segno di Jannacci, Gaber e Testori

Festa finale alla Fabbrica del Vapore a Milano per l'iniziativa “Dove inizia la città. Le voci delle periferie nel segno di Gaber, Jannacci e Testori”. Video, testimonial e beat session per una serata condotta da Massimo Bernardini

di Redazione

Domenica 15 ottobre dalle 18 alla Fabbrica del Vapore – Sala delle Colonne – si concluderà il percorso creativo di “Dove inizia la città”, il progetto di VITA impresa sociale e Casa Testori che si è proposto di festeggiare gli anniversari di tre grandi milanesi (Jannacci, 10 anni dalla morte, Gaber 20 anni dalla morte, Testori 30 dalla morte e 100 dalla nascita) lanciando le loro parole e la loro musica verso il futuro. Le loro periferie geografiche, esistenziali e linguistiche hanno incontrato e affascinato, nel percorso iniziato i primissimi giorni di settembre, i giovani producer e rapper di Voci di Periferia (associazione che dà un palco a chi vuol mettersi alla prova come rapper).

Nel corso di un mese di lavoro sono nati tre brani sulle basi elaborate da JayBeeVibes che ha campionato la voce di Testori e le musiche di Gaber e Jannacci restituendo tre basi di assoluto fascino. Su queste Mas, Julie e Tusco hanno scritto i loro testi presentati il 30 settembre scorso all’inaugurazione affollatissima del percorso fotografico a Fabbrica del Vapore. 

Ha raccontato Mas: «Sono Roberto in arte Mas, ho scelto una canzone di Gaber La corsa (che dice “Dai forza continua la corsa che fai 
che vale di più della vita… ”), ne è uscito in beat bellissimo, alla fine di ogni quartina c’è la voce di Gaber che dice “Io sono” un incipit che mi ha fatto chiedere cosa è oggi Milano, chi sono io. Poi la canzone La libertà mi ha ispirato tantissimo e da lì ho preso il ritornello. Tantissime cose dette da Gaber mi sembrano attualissime, se libertà è poter fare le cose liberamente in una città come Milano dove sei pesantemente condizionato dalla città che sale e che corre, una città in cui le diseguaglianze crescono, è difficile essere libero.

Julie che su Spotify si presenta così: “Mi chiamo Giulia Pellegrino, in arte Julie, sono nata e cresciuta a Milano, a Cormano”, ha così spiegato il suo lavoro e la traccia che ha presentato. «Ho scritto un pezzo riprendendo un branoi di Jannacci, Silvano di cui riprendo la musicalità, alcune parole e i temi affrontati come quello di omosessualità. Una canzone che bene dice il concetto di periferia esistenziale, una condizioni in cui tutti ci troviamo, ognuno con la sua problematica. Mi ha molto colpito come Jannacci lascia a chi ascolta il significato dei doppi e tripli sensi».


Matteo, in arte Tusco ha lavorato su due testi dello scrittore milanese, La Gilda del Mac Mahon, un racconto del 1959 che racconta di una donna dalle fattezze provocanti che vive vicino al Ponte della Ghisolfa (quella che una volta era l’estrema periferia a nord di Milano) e In Exitu, il testo teatrale del 1988 interpretato dallo stesso Testori e da Franco Branciaroli in un mitica serata alla Stazione Centrale di Milano che racconta la l’agonia e la morte di un tossicodipendente. spiega così la sua traccia: «Sono Tusco, rapper e writer, ho lavorato su Testori su due suoi personaggi ambientati però nella Milano di oggi. Mi ha appassionato molto la storia di Riboldi Gino e della Gilda del Mac Mahon. Gino è un ragazzo come tanti che ha problemi di tossicodipendenza e gira la città con il suo cane per recuperare soldi per le sostanze e Gilda che vende il suo corpo digitalmente, sono due solitudini di cui la città è piena. Ci sono stati progressi tecnologici ma gli ultimi rimangono ultimi e soffrono ancor di più».

Sulle loro canzoni, in queste settimane, Marco Garofalo e Giacomo Miraldi hanno girato dei videoclip dalla qualità davvero cinematografica per sceneggiatura e immagini che saranno presentati nel corso della serata di domenica (qui un’immagine dal video di Tusco su Testori e Ponte della Ghisolfa).

La serata condotta da Massimo Bernardini, giornalista e conduttore televisivo, oltre ai tre rapper presenterà le testimonianze di Giorgio Vittadini, professore di statistica e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ma soprattutto amico di Enzo Jannacci, Paolo Dal Bon il braccio destro di Giorgio Gaber per una vita e ora presidente della Fondazione Gaber, e Giuseppe Frangi, giornalista, critico d’arte e presidente dell’Associazione Giovanni Testori.

La serata di musica, immagini e testimonianze si concluderà con una session sulle tracce e sui beat elaborati da ECHOES, KARN, STOMA, OMMI BEATZ, FLO’W, JOD, JIMMY JOE, EATPASTA, FL4KA, ICEYY e altri nel pomeriggio di martedì.

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