Leggi

È aperta la caccia alle false onlus

Pubblicato il Rapporto 2003 della Guardia di Finanza. C’è anche un capitolo sul non profit.

di Carmen Morrone

Una onlus di Reggio Emilia che raccoglieva donazioni che però non destinava al trasporto dei disabili come dichiarava. A Genova una cooperativa sociale che svolgeva una vera e propria attività commerciale gestendo i servizi d?assistenza in alcune case di riposo. Sono solo alcune delle false onlus scoperte nel 2003 dalla Guardia di Finanza, secondo un rapporto appena pubblicato.
Più di 1.700 i controlli, in particolare verso soggetti che beneficiano di agevolazioni fiscali o di contribuzioni pubbliche, che hanno interessato tutt?Italia. Sono stati accertati ricavi non dichiarati per 332.276.831 euro, Iva evasa per 159.593.598 euro, costi gonfiati e non deducibili per 131.277.476 euro e ritenute fiscali non versate per 45.342.677 euro.
L?indagine delle Fiamme gialle ha rilevato molti modi in cui lo spirito autentico della finalità di solidarietà sociale è usato in maniera ingannevole. Se a volte le false onlus forniscono servizi come imprese commerciali, altre volte sono ?cartiere?, cioè appoggi contabili di comodo per fatture false e costi fittizi a beneficio, dietro pagamento di un congruo corrispettivo, di terzi. In sostanza, a fronte di rilevanti importi fatturati dalla onlus non assoggettati a tassazione per il regime fiscale privilegiato, i fruitori contabilizzano e dichiarano costi deducibili che originano crediti d?imposta.
Non è la prima indagine sulle onlus sospette: altre infatti ne seguiranno. Nel documento programmatico intitolato ?Atto d?indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2003-2005? del ministro dell?Economia viene segnalata la necessità di porre particolare attenzione alla verifica dell?esistenza dei presupposti richiesti dalla legge per beneficiare di agevolazioni e di incentivi fiscali. E dall?Agenzia delle Entrate fanno sapere che è allo studio una circolare governativa che dovrebbe fare chiarezza sul regolamento ministeriale che ha avviato l?Anagrafe delle onlus, che dovrebbe costituire un efficace filtro e quindi garantire la genuinità delle realtà associative iscritte.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.