Famiglia

E ancora a Kinshasa

di Cristina Nespoli

Gli ultimi blog hanno il cuore in Congo, a Kinshasa. In realtà c’è il cuore,  l’attenzione, il cervello, il tempo, il telefono, il pc….
Le mie bellissime famiglie sono ancora lì, in un limbo di incertezza che li sta provando dal punto di vista emotivo, psicologico, fisico e, credetemi, anche economico… che di questi tempi non è da sottovalutare.
Cosa sta succedendo?

Che le autorità congolesi hanno deciso che, per il momento, non possono ripartire con i loro figli.  Un momento che dura da settimane.
Né io e neanche le famiglie discutiamo il diritto di uno Stato sovrano di voler approfondire e nuovamente controllare procedure così delicate come quelle di un’adozione. Ne hanno la facoltà e il potere, ma i giorni passano e non sappiamo ancora il destino delle nostre famiglie.
E’ per questo che abbiamo deciso di fare quello che di solito non facciamo mai in situazioni simili: una conferenza stampa – con AiBi e I 5 Pani che hanno famiglie in Kinshasa come noi – con la quale, cercando di dare una corretta informazione, chiediamo un gesto di umanità in vista del Natale.
Banale? Forse. Ma noi, per i quali Natale è la festa dei bambini e delle loro famiglie, non possiamo vedere un regalo più bello, senza permetterci di mettere in discussione nessuna autorità e nessuna legge.
Tanto noi siamo nelle Repubblica Democratica del Congo: ci rimaniamo! A Kinshasa, a Goma, a Bukavu, a Mbuji Mayi. Rimaniamo lì a disposizione di chiunque voglia capire, approfondire e controllare e a fare in modo che i bimbi che non hanno famiglia la trovino.
Famiglie disponibili, appassionate, generose, come le mie sei a Kinshasa.

Nessuno ti regala niente, noi sì

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