Non profit

È a Lecce il giornalino dei ragazzi più premiato d’Italia

Si chiama "L'Urlo" e ha raccolto consensi da Nord a Sud. Ne parla uno dei promotori, Simone Pantaleo

di Gabriella Meroni

Proposta educativa e promozione del territorio. Ecco la duplice valenza dei successi riscossi dalla piccola redazione dell’Oratorio Salesiano ?San Domenico Savio? di Lecce. E se ?l’Urlo dei Ragazzi? riscuote consensi, ne guadagna anche il Salento, che con le sue tradizioni e la sua cultura ha spesso trovato posto tra i pensieri e le emozioni dei circa 15 piccoli redattori oratoriani. Un marketing territoriale sui generis, che si affianca a quella promozione integrale della persona, cui mira l’educazione salesiana. 13 anni l’età media della redazione, il cui Urlo, dopo aver raggiunto Mirabilandia, ha contagiato anche la provincia senese e la lontanissima Trieste, passando per San Benedetto del Tronto. Continuano, infatti, a conquistare le giurie dei premi dedicati al giornalismo per ragazzi, gli articoli dei reporter in erba, che hanno cominciato a raccogliere i primi riconoscimenti nello scorso giugno, quando a premiarli c’era anche Stefano Curoni, giornalista del Tg1 e premio ?Ilaria Alpi 2004?. Una prima ed inedita vetrina nazionale per l’accoppiata Salento/?l’Urlo dei Ragazzi?. Un premio, quello di GiornaliNoi, che ha ripagato l’impegno dei redattori, che, guidati dagli animatori del laboratorio di giornalismo, ogni sabato si riuniscono nelle sale dell’Oratorio per discutere, confrontarsi, scrivere. Un riconoscimento importante, ma che non è rimasto isolato. Dopo essere stato segnalato tra gli elaborati migliori del concorso OscarVip, organizzato a Trieste, dove recentemente è stata anche inaugurata una mostra dei lavori degni di nota, ?l’Urlo dei Ragazzi? ha da poco conquistato la giuria di ?Penne Sconosciute?, uno tra i più rinomati concorsi nazionali di giornalismo ?informale?, che ogni anno richiama da tutta la penisola centinaia di partecipanti. Un primo premio che ha infervorato – come si può facilmente immaginare – gli animi dei baby-giornalisti, entusiasti per il risultato inizialmente insperato. Un primo premio che, aldilà dell’aspetto puramente materiale, ha fortemente contribuito affinché i ragazzi prendessero coscienza delle proprie capacità – dei propri talenti – forse spesso sottovalutate. Tre le occasioni di crescita proposte da questo semplice strumento: per i ragazzi che lo scrivono; per il nostro territorio, ?pubblicizzato?; per i lettori, a cui vengono offerte le parole – certamente edificanti (sappiamo quanto la comunicazione sia oggi ?una dimensione essenziale della nuova evangelizzazione?) – del direttore dell’Oratorio. Un giornalino oratoriano – degli oratoriani e per gli oratoriani – che per quanto appena detto è apprezzato anche ?oltre i cancelli?, anche se ?all’interno? – Oratorio escluso, naturalmente – è forse ancora poco valorizzato, nonostante le parole spese a riguardo. Ma l’entusiasmo coinvolgente della redazione, è sufficiente a far superare le piccole delusioni, dando una carica notevole a quanti, non senza sacrifici, affiancano i salesiani nel difficile compito educativo. Ed è forse questo l’effetto più rilevante. Simone Pantaleo


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