Famiglia

…e 50 con i disabili

L’associazione voluta da don Luigi Monza ha creato la più vasta rete di strutture di riabilitazione extra ospedaliera. E alla sua guida c’è una donna..

di Elisabetta Pavia

È iniziata più di cinquant?anni fa la lunga avventura di Zaira Spreafico, la donna che da sempre guida l?associazione ?La Nostra Famiglia?, organizzazione non governativa che viene riconosciuta per la più vasta rete di strutture di riabilitazione extraospedaliere e la più lunga e accreditata esperienza nell?ambito della disabilità dell?età evolutiva. È per questo che il 22 marzo le è stato assegnato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il premio ?Rosa Camuna?, nato nel 1996 per riconoscere il ruolo di quelle donne ?che abbiano reso alto il prestigio della Lombardia nell?educazione, nel lavoro, nella cultura, nell?impegno civile e sociale e nella creatività, sia a favore della condizione femminile e delle pari opportunità che della collettività?.
Fin dagli anni dell?adolescenza Zaira Spreafico affiancò l?opera di don Luigi Monza, il futuro fondatore dela Nostra Famiglia, quando ancora lui neppure immaginava a cosa avrebbe portato il forte desiderio di servizio che lo animava.
Cominciarono durante la guerra creando la prima comunità, a Vedano Olona, per dare accoglienza a sfollati, ebrei e anziani ammalati. Al termine della guerra l?assistenza si rivolse soprattutto ai ragazzi abbandonati, orfani o figli di giustiziati e detenuti politici e venne creato per questo un nuovo centro in una località montana dell?alto Varesotto. Zaira ricorda questi anni come il periodo dell??Africa Bianca?, per il gelo e le difficoltà patite in quel luogo senza riscaldamento e con i vetri rotti, dove la neve ricopriva ogni cosa lungo tutto il periodo invernale.

Quella piccola comunità di Vedano
Durante quello stesso periodo, nel gennaio del 1946, il direttore dell?Istituto Neurologico Besta di Milano propose alla comunità di occuparsi della rieducazione dei bambini anormali psichici, avendo intuito la possibilità di una sistemazione idonea a Vedano, per i bambini che affluivano all?Istituto. Dopo lunga riflessione, don Luigi, con Zaira e le altre responsabili del centro, presero la decisione di accettare la proposta, nonostante fossero evidenti l?impegno e il rischio che questa attività prospettava alla piccola comunità, composta da ragazze giovani e digiune di conoscenze medico-pedagogiche. Zaira dovette seguire per questo corsi di specializzazione in psicometria, fisioterapia e logoterapia e nel 1948 divenne presidente dell?Associazione La Nostra Famiglia. Dopo alcuni anni, nel 1952, le attenzioni del centro si rivolsero anche ai bambini spastici, poiché ci si accorse che le istituzioni ancora ignoravano e non tutelavano questo tipo di malattia. Zaira riuscì a creare per questo un Centro di Rieducazione motoria per bambini affetti da paralisi cerebrali infantili. Fu questa la prima struttura extraospedaliera presente in Italia. Si facevano intanto sempre più frequenti i rapporti con il ministero della Sanità che nel 1954, in seguito a frequenti incontri con Zaira e con gli operatori del centro, promulgò, su loro suggerimento, la prima legge che prevedeva il finanziamento statale per la riabilitazione dei bambini con problemi motori. Fu un grande passo per lo Stato italiano, ma soprattutto un importante riconoscimento per il lavoro e lo studio di Zaira e dei suoi collaboratori.

In otto regioni e cinque nazioni
Da allora La Nostra Famiglia non ha mai cessato di crescere. Oggi l?Associazione è presente in otto regioni italiane e in cinque Paesi del mondo; ha superato confini geografici e scientifici, ponendosi tra le più grandi strutture riabilitative e di ricerca d?Europa. Ma lo spirito di Zaira è sempre lo stesso: confidare nel futuro di un piccolo granello che marcisce nel terreno, per portare molto frutto a tempo opportuno. ?

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