Non profit

Dynamo Team Challenge, quando lo sport diventa fundraising

Torna la due giorni di sport, sfide e gioco di squadra che si terrà il 28 e 29 maggio 2016, presso Dynamo Camp per sostenere le attività dell'Associazione. «È la dimostrazione di come alcuni eventi sportivi possano diventare occasione di raccolta fondi», spiega il fondatore Vincenzo Manes

di Monica Straniero

«Il progetto Dynamo Camp, un camp di Terapia Ricreativa che accoglie gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche da tutta Italia e in parte da paesi esteri, dimostra come alcuni eventi sportivi possano diventare occasione di raccolta fondi». Vincenzo Manes, fondatore dell’Associazione Dynamo Camp Onlus, ha presentato questa mattina la Dynamo Team Challenge, una due giorni di sport, sfide e gioco di squadra che si terrà il 28 e 29 maggio 2016, presso Dynamo Camp e il territorio circostante.

Novecento ettari in un’oasi affiliata WWF, in provincia di Pistoia, Dynamo Camp fa parte di SeriousFun Children’s Network, un’associazione non-profit voluta vent’anni fa da Paul Newman. L’attore americano credeva fermamente nel principio della terapia ricreativa, in base al quale un sorriso e il buonumore aiutano i bambini ad alleggerire l’impatto della malattia sulle loro vite.

«Quest’anno la parola chiave è squadra», aggiunge Manes, «I partecipanti sono invitati a costituire un team, a donare e a vincere. Una sfida sportiva che è ancora prima di tutto una sfida culturale, perché il punteggio finale dato dalle prove sportive e dalla raccolta fondi, determinerà il risultato della squadra».

Nello specifico, i sostenitori di Dynamo Camp scelgono di andare oltre la semplice donazione liberale e diventare Personal Fundraising. In pratica, chi attiva la raccolta fissa il proprio obiettivo, liberamente definito, e chiede sostegno a amici, colleghi, conoscenti per raggiungerlo. Ad oggi grazie al meccanismo del personal fundraising sono stati raccolti più di 90.000 euro. Mentre gli sponsor hanno confermato il loro sostegno al progetto con 130.000 euro di contributi.

Perché creare squadra stimola, come ha dimostrato il successo delle prime tre edizioni di Dynamo Bike Challenge, gran fondo su strada e percorsi per cicloturisti in collaborazione con Federciclismo. «È il quarto anno consecutivo che la Federazione Ciclistica Italiana supporta Dynamo Camp nell’organizzazione di questa gran fondo ciclistica, interessante a livello atletico e con paesaggi mozzafiato», ha detto Renato Di Rocco. «Il progetto consentirà ai ciclisti di affiancare alla propria sfida sportiva quella solidale, raccogliendo fondi per uno scopo di grande utilità sociale».

Negli anni scorsi hanno partecipato oltre 1.100 ciclisti da tutta Italia, aggregando 2.700 donazioni per un totale raccolto di 330.000 euro in favore di Dynamo Camp. L’iniziativa si ispira al modello della Pan Massachusetts Challenge (www.pmc.org), uno dei principali eventi sportivi di fundraising in Nord America, che ha raccolto in 36 anni di storia, dal 1980, 500 milioni di dollari per la ricerca contro il cancro – di cui 45 milioni solo nel 2015, con 6.000 ciclisti e il coinvolgimento di 4.000 volontari.

Quest’anno, a testare i percorsi della gran fondo, oltre a Davide Cassani, CT della Nazionale Italiana Ciclismo, che già ha pedalato in anteprima sui percorsi della Bike 2015, anche Ivan Basso, due volte vincitore del Giro d’Italia, e Riccardo Magrini, ex professionista e ora voce del ciclismo di Eurosport.

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Non solo ciclismo. Ad arricchire la Dynamo Team Challenge, due nuove sfide, la Tennis Challenge, un torneo che segue il modello della Coppa Davis, e la Adventure Challenge, una caccia al tesoro di due giornate immersi nella oasi naturalistica di Dynamo Camp.

«Lo sport ha il merito di mettere tutti d’accordo. Le persone ricche con quelle meno abbienti, i giovani con gli anziani e anche coloro che professano religiose diverse», ha aggiunto Giovanni Malagò, Presidente del Coni. È dal 2007 che l’organizzazione sportiva sostiene con il suo patrocinio Dynamo Camp. «Perché chi è più fortunato non può sottrarsi al compito di aiutare chi invece lo è meno ad affrontare meglio tutte le difficoltà della vita», ha concluso Malagò. Così a sostengo del progetto sono arrivati, nel corso della presentazione dell’evento, i video messaggi di Valentino Rossi, Alex Del Piero, Elia Viviani, Andrea Dovizioso e Maverick Viñales Ruiz.

È possibile iscriversi e partecipare alla raccolta fondi su www.dynamoteamchallenge.org

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