Welfare

Duri scontri in Val di Susa

La polizia forza i blocchi per consentire l'apertura del cantiere Torino-Lione. Tu cosa ne pensi?

di Redazione

Tensione in Val di Susa dove le forze dell’ordine hanno dato il via al blitz per consentire l’allestimento del cantiere per la Torino-Lione nell’area della Maddalena di Chiomonte (Torino). Agli agenti si sono opposti centinaia di manifestanti chiamati a raccolta nella notte. Almeno 2mila uomini in divisa si sono schierati sui tre fronti dell’area del cantiere presidiata dai No Tav.

Sul posto sono arrivati anche mezzi pesanti, ruspe e pale meccaniche per rimuovere le barricate. La polizia ha iniziato ad avanzare contro i manifestanti lanciando i lacrimogeni. Le forze dell’ordine avevano dato 15 minuti di tempo per sgomberare l’area. Allo scadere del tempo e’ iniziato il lancio di lacrimogeni verso i manifestanti che bloccavano l’ingresso all’area all’altezza della centrale elettrica. La barricata e’ stata sfondata quindi e le forze dell’ordine hanno potuto procedere mentre i manifestanti si sono dati alla fuga risalendo la Valle. Sugli altri due fronti del presidio invece, mezzi pesanti hanno smontato le barricate erette dai No Tav per impedire il passaggio della polizia. La strada dell’Avana’ è stata cosparsa di chiodi a 4 punte e ricoperta di liquido oleoso al fine di rendere scivoloso il terreno e difficile l’avanzata del convoglio.

Polizia e carabinieri sono infine arrivati nei pressi del campo base del ‘No Tav’ davanti all’ecomuseo, nell’area della Maddalena a Chiomonte (Torino), dove dovra’ nascere il cantiere della Torino-Lione. Le forze dell’ordine hanno continuato a lanciare lacrimogeni nel piazzale del presidio mentre gli amministratori locali sono giunti sul posto per tentare una mediazione. Alla fine fra le forze dell’ordine si contano 27 feriti, colpiti dagli oggetti lanciati dai manifestanti. Contro gli agenti sono stati lanciati anche tronchi di alberi dall’area sovrastante la parte alta della galleria Ramats. Tra i manifestanti dei No Tav invece ci sarebbero quattro feriti lievi.

All’interno della valle Clarea sono presenti circa 500 manifestanti No Tav, mentre attestati al check point sulla strada dell’Avana’ si registra la presenza di circa un centinaio fra amministratori locali e aderenti al movimento No Tav.

Il tam tam di email e sms per chiamare a raccolta il popolo No Tav era partito gia’ ieri sera, quando alcune migliaia di persone hanno dato vita a una fiaccolata per dire l’ennesimo ‘no’ all’opera. Alle 4.30 una serie di fuochi di artificio sparati dal presidio hanno chiamato la Valle a raccolta.

Intorno alle 5 l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e’ stata chiusa e si sono iniziati a vedere i veicoli delle forze dell’ordine che scortano i mezzi delle ditte incaricate di allestire il cantiere. Alle 6 altri fuochi d’artificio dei manifestanti hanno avvertito che le forze dell’ordine stavano arrivando dal lato opposto, all’altezza delle barricate erette dai No tav verso Giaglione. Qui poco dopo e’ arrivata una draga a pinza che ha tentato di liberare la strada dalle barricate erette dai manifestanti. Poco prima delle 7 poi l’allarme e’ scattato anche sul terzo fronte del presidio, sulla strada dell’Avana’.

Al momento sono bloccate tutte le strade tra Torino e il confine francese passando per la Valle di Susa. L’autostrada A32, Torino-Bardonecchia, e’ stata chiusa all’alba dalle forze dell’ordine. Chiusa anche l’autostrada tra Bardonecchia e Avigliana Ovest, in entrambe le direzioni mentre i manifestanti hanno bloccato il traffico sulla SS24, la statale che porta verso il confine.

Intanto, la Fiom torinese riferisce di scioperi spontanei registrati questa mattina in numerose fabbriche metalmeccaniche della Val Susa mentre un presidio No Tav e’ stato promosso per questo pomeriggio davanti alla sede del Pd torinese.

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