Cultura

Durban: per i missionari è un’occasione importante

La conferenza Onu sul razzismo nelle dichiarazioni rese alla Misna da alcuni missionari

di Redazione

“Un?importante occasione per fare i conti con il passato e contribuire a costruire il futuro dei tanti Paesi vittime di discriminazioni razziali”. Così il mondo missionario vede la Conferenza mondiale dell?Onu sul razzismo, in programma a Durban (Sudafrica) dal 31 agosto al 7 settembre prossimi. Ecco alcune delle dichiarazioni raccolte dall’agenzia di informazioni missionaria Misna tra i missionari.
?È estremamente positivo organizzare una conferenza su queste tematiche, e soprattutto farlo in Africa, dove esiste un problema interno di radicalizzazione dei conflitti tribali?, ha dichiarato alla Misna padre Pietro Trabucco, superiore generale della Consolata. ?Il continente africano, come sappiamo, non ha una lunga tradizione di identità nazionale ? continua il religioso ? perciò, dopo un periodo di relativa tranquillità che ha coinciso con gli anni immediatamente successivi alla conquista dell?indipendenza, sono riemersi quegli elementi tribali che dividono le popolazioni. La Conferenza dell?Onu dovrà essere, tra le altre cose, un richiamo a quegli stessi popoli per ritrovare la via della pacificazione?.
Anche padre Marcello Storgato, della rivista ?Missione Oggi? dei saveriani, è d?accordo nel sottolineare l?importanza dell?incontro di Durban, soprattutto nel quadro di una ?recrudescenza dei sentimenti e comportamenti di tipo razzista. Mi sembra di poter affermare ? ha proseguito il religioso – che chi ha sentimenti razzisti ha generalmente anche comportamenti di tipo “coloniale” verso quei Paesi dove i missionari sono inviati per compiere la loro opera di evangelizzazione?. Una questione che, tra le altre, suscita l?attenzione dei missionari è la proposta di risarcimento ai discendenti degli schiavi: proposta che gran parte degli africani vorrebbe all?ordine del giorno della Conferenza, mentre gli Stati Uniti hanno espresso forti perplessità.
?È sempre un rischio cercare di fare i conti con il passato ? ha detto alla Misna padre Gino Barsella, direttore della rivista missionaria ?Nigrizia? ? ma io credo che dobbiamo porci il problema, perlomeno a livello di riflessione storica. Certo, la questione dei risarcimenti è qualcosa che non si può mettere in pratica dall?oggi al domani ? continua il comboniano ? tuttavia sono gli stessi africani a volere che sia messa in agenda e dobbiamo rispettare la loro volontà. Non a caso ? conclude il religioso ? è proprio uno degli argomenti che dà maggiore fastidio ai Paesi del G8?. Anche padre Trabucco ha espresso il suo parere sui risarcimenti per i discendenti degli schiavi: ?Non so fino a che punto giovi alle popolazioni africane tornare indietro di secoli, a quando cioè milioni di schiavi furono deportati negli Usa. Non so quanto sia utile tornare ad attribuire ai colonialisti problemi che i popoli indigeni si trovano a dover affrontare oggi, giorno per giorno?.

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