Non profit

Dumping: Focsiv contro i sussidi all’export dell’Ue

I sussidi alle esportazioni sono una tassa per affamare il mondo. La denuncia della Focsiv

di Carlotta Jesi

«I sussidi alle esportazioni sono una tassa per affamare il mondo». Questo il titolo di un comunicato con cui la Focsiv, ideatrice della campagna No Dumping, ha voluto oggi ribadire i tragici effetti dei sussidi all’export europeo nel Sud del mondo.

Un grido d’allarme e di denuncia rivolto verso Bruxelles, dove la Commissione Europea è chiamata in queste ore ad ufficializzare la posizione dei Quindici in merito al nuovo assetto da dare al commercio mondiale.

A 8 anni di distanza dalla chiusura dell?Uruguay Round, nonostante la crescita delle esportazioni di prodotti agricoli dai Paesi del Sud del mondo, la popolazione di queste nazioni non ha ricevuto i benefici che erano stati previsti dal negoziato di Montevideo. A frenare la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo è soprattutto la politica dei sussidi alle esportazioni praticata dai Paesi industrializzati. Mentre in molti Paesi poveri gran parte della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno, le nostre mucche ne percepiscono 2,50 e quelle giapponesi addirittura 7: una politica di palese concorrenza sleale che impedisce l?accesso al libero mercato dei Paesi del Sud.

L?Unione Europea, che nel ?95 si era impegnata entro il 2000 a ridurre del 36% i sussidi alle esportazioni, non lo ha fatto e rimane leader nella concessione di sussidi all?interno dell?area OCSE. Nel periodo 2000/2001 la sola UE ha speso 2.800 miliardi di Euro per sostenere il proprio export agricolo.

Contro questa forma di aiuti Volontari nel mondo ? FOCSIV (la Federazione di 57 Ong di volontariato internazionale) ha avviato la Campagna ?NO dumping?, che ha portato sino ad oggi all?invio di oltre 50.000 cartoline in cui si chiede al Commissario UE per il Commercio Pascal Lamy e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di rivedere la politica di aiuti comunitari che danneggia le economie dei Paesi in via di sviluppo. Aiuti che ricadono sui cittadini dell?Unione attraverso un aumento dei prezzi al consumo. In pratica, paghiamo una tassa per affamare il mondo!

Da una recente ricerca è stato calcolato che l?eliminazione di tali sussidi porterebbe ad un incremento del commercio agricolo di oltre il 50%, con inoltre un conseguente guadagno da parte dei Paesi OCSE di 160 milardi di dollari. Abolire il dumping conviene a tutti! E? questo lo slogan che ci unirà alle organizzazioni contadine ed alle altre associazioni che domani si ritroveranno a Ginevra, dove i Ministri UE stanno discutendo la proposta comune da presentare al Vertice di Cancun, per chiedere la fine di questo regime protezionistico che affama i due terzi dell?umanità.

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