Formazione

Duemila volontari per salvare Napoli

Servizio civile: Un’ondata di ragazzi fra i 18 e i 28 anni si spingeranno in tutti i luoghi a rischio del territorio napoletano

di Daniele Biella

Per fronteggiare l?emergenza Napoli il governo gioca la carta del servizio civile volontario. Un?ondata di ragazzi fra i 18 e i 28 anni che si spingeranno in tutti i luoghi a rischio del territorio cittadino. «Almeno mille, forse duemila nuovi volontari», rivela a Vita Cristina de Luca sottosegretario alla Solidarietà sociale. Il super bando per Napoli di fatto raddoppierà il numero dei volontari che Roma avvia ogni anno nel capoluogo campano (erano 1.300 nell?ultima chiamata nazionale). «L?iniziativa sarà finanziata attingendo al Fondo nazionale del servizio civile», aggiunge la De Luca. Nessuno stanziamento straordinario, quindi.

A disposizione del Comune di Napoli, che nelle prossime settimane presenterà il progetto unico all?Ufficio nazionale, ci sono quindi fra i 14 e i 18 milioni di euro a seconda di quanti volontari saranno avviati. «Siamo già all?opera per capire come e dove inserire i ragazzi », dice Giulio Riccio, assessore comunale alle Politiche sociali. La selezione dei giovani avverrà in tempo record. «A gennaio saranno già operativi in tutte e 10 le municipalità cittadine », precisa Riccio, «questo significa che entro Natale dovrà essere tutto pronto». Il Comune non farà da solo. L?assessorato ha chiesto all?associazionismo napoletano di essere in prima linea in ogni fase del progetto. «L?11 novembre scorso abbiamo stabilito un protocollo d?intesa con le maggiori centrali del volontariato cittadino», confermano dal municipio. Da questo documento nascerà un?Agenzia per il coordinamento del servizio civile territoriale in cui Acli, Arci, Avog e i consorzi di cooperative sociali Solco Napoli e Gesco saranno partner dell?amministrazione. «Chiederemo agli enti indicazioni e collaborazione», continua Riccio, «a cominciare dalla formazione dei ragazzi, che sarà continua durante tutto l?anno di servizio». Molti dei nuovi volontari andranno ad affiancare gli operatori dei cinque enti coinvolti nell?Agenzia, in progetti di lotta alla dispersione scolastica, di contrasto all?emarginazione e alla povertà.

Altri, invece, serviranno come sostegno alle parrocchie di frontiera della città, quelle che ogni giorno compiono miracoli nei vicoli della Carità, di Forcella e di Scampia.

«È molto positivo che il comune riconosca al terzo settore un ruolo da protagonista», riconosce Pina Colosimo, presidente di Solco Napoli, network che da dieci anni lavora nei quartieri a rischio con servizi di assistenza sociosanitaria. «Ogni giovane in servizio civile sarà inserito in un progetto personalizzato e avrà al suo fianco personale esperto», aggiunge Colosimo. «La partecipazione giovanile è l?arma giusta per reintrodurre la cultura della legalità », conclude Pasquale Orlando, presidente delle Acli napoletane, «il disagio si sconfigge con l?inclusione sociale».

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www.arcinapoli.it
www.avog.it
www.gescosociale.it
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