R ispondere ai principali bisogni medici non soddisfatti attraverso lo sviluppo di farmaci innovativi, servizi e tecnologie di somministrazione all’avanguardia: con questo scopo Eli Lilly and Company, tra le prime società farmaceutiche mondiali, investe ogni anno in R&S il 20% del suo fatturato, pari a 3.487 milioni di dollari nel 2007 e svolge ricerca clinica nei laboratori di 60 Paesi, Italia compresa. L’attuale pipeline annovera circa 50 nuove entità molecolari riguardanti tumori, depressione, Alzheimer, diabete, osteoporosi, insonnia, artrite reumatoide, sclerosi multipla e altre serie malattie.
Entro il 2011 è previsto l’ingresso di dieci nuove molecole nella Fase III degli studi clinici: l’obiettivo, in particolare, è quello di lanciarne due all’anno, arrivando a tre entro il 2014. Attraverso accordi di licenze, acquisizioni o partnership, inoltre, Lilly sta portando nuove molecole all’interno dei propri laboratori: fra queste una della BioMS per la sclerosi multipla, una della Osi Pharmaceuticals per il diabete di tipo 2 e un trattamento della MacroGenics per il diabete di tipo 1. Recenti acquisizioni, inoltre, come quella della SGX Pharmaceuticals, hanno permesso di aumentare considerevolmente la capacità biologica strutturale dell’azienda, mentre l’acquisto della Hypnion ha guadagnato al portfolio Lilly una promettente molecola per la cura dell’insonnia. Con l’ingresso nella famiglia Lilly di ImClone, infine, altre cinque molecole (farmaci biologici) entreranno nella pipeline oncologia.
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