Mondo
Due cooperanti di ActionAid morti nell’attentato a Kabul
Sgomento di tutto lo staff dell'ong per Jawid Ahmad Sahai e Mohammad Mohammady, rimasti tra le vittime dell'azione terroristica rivendicata dai talebani. Ecco la nota del presidente Marco De Ponte
Anche la cooperazione piange le sue vittime nell'attentato rivendicato dai talebani a Kabul. Alle 19.40 (ora afgana) mentre il Park palace della capitale afghana veniva attaccato, diverse persone dello staff di ActionAid in Afghanistan erano presenti nell’edificio: provenivano da diverse parti del Paese e si trovavano lì per prendere parte ad un workshop negli uffici di ActionAid a Kabul. Esattamente c’erano nell’hotel 7 persone dello staff di ActionAid, un familiare di uno di loro, e 2 operatori di organizzazioni partner. Alcuni di loro sono riusciti a fuggire o a nascondersi durante l’attacco. Tre persone dello staff sono rimaste vittime dell’attacco. Due colleghi sono rimasti uccisi. ActionAid ha perso Dr. Jawid Ahmad Sahai, Project Coordinator di Mazar-e-Sharif, Balkh e Mr. Mohammad Mohammady, LRP Coordinator di Dawlatabad, Balkh. Un altro è attualmente sotto cure mediche.
"Siamo sconvolti dalla morte dei nostri colleghi in Afghanistan. Stavano svolgendo un lavoro importante nei progetti contro la povertà e le ingiustizie, nonostante le enormi difficoltà della situazione afghana", dichiara Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia. "Siamo vicini alle famiglie di chi non ce l'ha fatta e dei feriti, la nostra priorità è ora supportare le loro famiglie. Vogliamo anche rivolgere un fortre sostegno a tutti i cooperanti di ActionAid presenti ora nel paese mediorientale".
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.