Cresce vertiginosamente la statistica di morte per cocaina ed ecstasy nel Regno Unito: dal 1993, anno in cui sono state effettuate le prime rilevazioni in merito, si e’ registrato un aumento di ben il 1200%: nel 2007 circa 300 vite sono state perse a causa del consumo di queste droghe, soprattutto fra gli uomini trentenni, mentre nel ’93 i decessi furono ‘solo’ 23. A rivelarlo e’ un report del governo britannico, i cui risultati sono riassunti dal tabloid ‘Daily Mail’.
Secondo gli esperti dell’Office for National Statistics, potrebbe essere il modello di celebrita’ inglesi per cosi’ dire ‘sbandate’, come i cantanti Pete Doherty ed Amy Winehouse o la top model Kate Moss, a influenzare soprattutto i giovani a provare sostanze stupefacenti che appaiono di moda e poco stigmatizzate dai media nazionali e mondiali. Le cosiddette ‘droghe da party’. E le cifre parlano chiaro: le morti causate da droga in generale sono aumentate del 2,7% nel 2007 rispetto al 2006 e si tratta della crescita piu’ alta dal 2002.
Ma è soprattutto il ‘sesso forte’ a far preoccupare: i decessi per overdose negli uomini sono stati 1914 nel 2007 contro i 1782 del 2006, mentre fra le donne la statistica e’ in diminuzione. Si parla infatti di un calo dell’8%: dalle 788 morti nel 2006 alle 726 del 2007. In questo contesto, cocaina ed ecstasy la fanno comunque da padrone, sulla scia delle immagini che circolano su giornali e televisioni della pop star di turno in giro per locali in condizioni a dir poco alterate per aver assunto queste droghe. Seguono l’eroina e la morfina con 829 morti nel 2007 contro le 713 del 2006. E le cittadine con il triste record di decessi per droga sono le cosiddette ‘party-town’ Brighton e Blackpool, con 233 morti l’anno per overdose, e la zona festaiola di Londra, Camden, con 83 decessi annuali.
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