Famiglia
Droghe, ecco come sarà la nuova legge
La certificazione di tossicodipendenza torna esclusiva dei servizi pubblici. Il consumo di sostanze illegali rimane un illecito, mentre scompare la dose massima consentita...
Bandiera a scacchi per il warm up della nuova legge sulle dipendenze. Dopo la doppia comunicazione parlamentare e la presentazione alla Consulta degli esperti, la riforma della Fini-Giovanardi è da oggi in griglia di partenza. Al volante c?è il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero. Punto per punto ecco dunque le linee-guida che forniranno l?assetto alla futura normativa sulle droghe.
Forze dell?ordine. Oggi l?attività delle forze dell?ordine è distolta dal compito principale della lotta al narcotraffico e delle operazioni di intelligence dalla repressione del consumo, in particolare della cannabis, venendo così principalmente impegnata in microinterventi di contrasto delle vendita al dettaglio. «è chiara a tutti», aggiunge il ministro, «la differenza che c?è fra il sequestro di qualche grammo di droga e quello di qualche chilogrammo o di qualche quintale». Bisogna quindi invertire la tendenza.
Alcol. L?obiettivo è di arrivare a impedire la pubblicità degli alcolici nella normale programmazione televisiva o almeno a confinarla in fasce orarie in cui la presenza dei minori sia ridotta. Spiega il ministro: «è necessaria la rottura del meccanismo per cui l?assunzione della sostanza viene collegata a una situazione di benessere, alla capacità di relazione o al successo con l?altro sesso».
Spaccio e Consumo. Tornerà la divisione per tabelle per famiglie di sostanza. La cannabis sarà quindi distinta da eroina, cocaina, anfetamine e dalle altre sostanze stupefacenti. Verrà anche eliminato il tetto della dose massima consentita per uso personale. Spetterà al giudice caso per caso discernere fra consumo e spaccio. In caso di procedimento penale verranno allargate le maglie delle pene alternative alla detenzione tramite l?istituto della sospensione del processo e della messa in prova, oltre alle misure alternative giò previste. Le pene dovranno comunque differenziare fra microspaccio e le grandi organizzazioni di spaccio, «cosa che oggi non è possibile fare», nota Ferrero.
Sanzioni. «Le sanzioni amministrative hanno dimostrato di non incidere sulla riduzione dei consumi»: parte da questa constatazione il piano del ministro. Il consumo personale di sostanze illecite rimarrà un illecito. La proposta prevede che l?illecito, quando comporti un?azione irresponsabile verso persone terze, dia luogo a sanzioni, come per esempio reati colposi per guida in stato di ebbrezza. «Occorre evitare l?elemento dell?automatismo della sanzione per evitare che tale meccanismo determini ulteriore marginalità».
Sert e comunità terapeutiche. Ferrero ritiene che malgrado vada salvaguardata la complementarietà della divisione del lavoro fra pubblico e privato sociale, la certificazione dello stato di tossicodipendenza debba «essere prerogativa esclusiva del servizio pubblico». Questo perché «la dichiarazione di tossicodipendenza può essere utilizzata all?interno del sistema penale per ottenere determinati benefici», e «le origini delle istituzioni private non sempre e non necessariamente sono nobili». L?orizzonte però è la creazione di un sistema di allarme rapido in grado, come succede negli altri Paesi europei e solo in alcune città anche in Italia, di fornire in tempo reale l?informazione sulla composizione delle sostanze illegali e non solo quando si sia verificata un?overdose o una crisi da assunzione di mdma (ossia ecstasy). Venendo ai Sert, la nuova legge provvederà all?inserimento di un numero maggiore di personale operante sul terreno psicosociale, non limitandosi quindi a garantire la sola assistenza medica; in questo modo i servizi pubblici, investendo anche sulle fasce orarie, potranno raggiungere anche i soggetti che non si percepiscono come dipendenti.
Riduzione del danno. Secondo il ministro è questo il pilastro europeo della lotta alle droghe che è stato maggiormente sacrificato dalla legge in vigore. Nel nuovo quadro saranno privilegiati i programmi di sperimentazione che abbiamo già ottenuto sul campo la verifica della loro efficacia. La norma nazionale dovrà comunque fissare i paletti generali, lasciando le decisioni sulle modalità concrete alle Regioni.
Per seguire l?iter legislativo della nuova legge: www.solidarietasociale.gov.it
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