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Droga: perché non si deve abbassare la guardia
Il monito di don Mimmo Battaglia, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict), in occasione della Giornata Mondiale contro le dipendenze. Mentre Modavi onlus va in piazza con lo slogan “Contro la Droga, Viva la Vita!” e denuncia la continua crescita della domanda di sostanze stupefacenti in Italia
di Redazione
In occasione della Giornata Mondiale contro le dipendenze il presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict) Don Mimmo Battaglia ribadisce in una nota la necessità di «non abbassare la guardia perché il problema esiste: la maggior parte sta a guardare, spettatori, "complici" di tante vite compromesse. Non ci accorgiamo che la droga, ieri come oggi, non ha più differenze sociali, né di sesso, né di area geografica». Don Battaglia evidenzia come «nel nostro sistema di accoglienza e trattamento, anche per il 2014, ci sia una diminuzione dell’uso dei posti accreditati per i tossicodipendenti nelle strutture comunitarie. In attesa della relazione annuale al Parlamento, alla quale si sta lavorando proprio in questi giorni, ci sembra che lo stesso problema riguardi pure il sistema di trattamento del pubblico. Il nostro osservatorio rileva che i soggetti che afferiscono ai trattamenti residenziali hanno situazioni di vita maggiormente compromessa, un’età media in crescita ed un uso di eroina primario molto importante».
Inoltre, il presidente Fict si sofferma su quanto segnalato dall’Osservatorio di Lisbona sul pericoloso mercato della droga online dove i più esposti sono giovani: «Internet sta diventando una nuova fonte di approvvigionamento, il pozzo dei desideri: gioco d'azzardo online, sesso, pasticche, con pochi click ogni richiesta viene soddisfatta facilmente. Cocaina e stimolanti a prezzi stracciati (Mdaa, Xtcy, Lsd). L'attuale cambio di paradigma del mercato dovrà vederci impegnati nel prossimo futuro per studiare e applicare nuove strategie di dialogo e accoglienza per questi consumatori del Web».
«In questo scenario», continua il presidente Fict, «sembra quasi che la droga sia un argomento archiviato. Parliamo di gioco d'azzardo, di dipendenza affettiva, di alcol, ma di droga sempre meno come anche di prevenzione. In realtà, la droga colpisce più di quello che si vede. Il fenomeno assume i tratti di un corso d’acqua carsico in cui molto è sotterraneo. Forse ha trovato i modi per vivere in simbiosi con la società senza scandalizzarla troppo, ma c'è. Oggi più che in altri momenti è pericoloso chiudere gli occhi sotto una carezza di una assuefazione che non ci scomoda più. La nostra società è nel suo complesso sempre più “drogata”. La droga del resto non è mai il problema: è una conseguenza. Tragica. Il consumo di sostanze non appare un fenomeno a sé stante, ma una sorta di sottoprodotto o prodotto correlato ad un mutato atteggiamento culturale, che fa vivere del presente e della ricerca dell'emozione fine a sé stessa, due pilastri delle modalità di azione e di consumo della società contemporanea. Allora non basta tutto ciò che si è detto e si è fatto sin qui, non è inutile continuare a parlarne, è urgente e indispensabile».
«La questione delle dipendenze è questione anzitutto educativa che dovrebbe vedere impegnati tutti i soggetti pubblici, privati e Istituzioni. Affermiamo la necessità di formulare un messaggio chiaro: la droga fa male, il tossicodipendente va aiutato e non punito. Pertanto, scegliamo la prospettiva della centralità della prevenzione e della presa in carico per un paese complessivamente meno drogato», è la conclusione di don Mimmo Battaglia.
Nella Giornata Mondiale contro l’uso e il traffico illecito di droga si mobilita anche il Movimento delle Associazioni di Volontariato Italian Modavi Onlus e torna nelle piazze e nei luoghi di aggregazione giovanile di numerose città d’Italia coinvolgendo cittadini e turisti con lo slogan “Contro la Droga, Viva la Vita!”. «In questa giornata, vogliamo denunciare il silenzio delle istituzioni sul tema del contrasto all’uso delle droghe e, in generale, alle dipendenze patologiche. In particolare, denunciamo il silenzio del Dipartimento Politiche Antidroga, reso da questo Governo un contenitore vuoto, completamente privo di risposte – in termini di prevenzione, disintossicazione, cura e reinserimento socio-lavorativo – a tutte quelle persone che vivono il dramma della droga», scrive in una nota Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale di Modavi Onlus.
È di pochi giorni fa, infatti, l’annuncio della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga della Polizia di Stato dell’incremento dei sequestri di hashish (+211,29%), di marijuana (+15,93%), di eroina (+5,30%) e di droghe sintetiche (+23,99%). «Siamo particolarmente preoccupati», continua Maria Teresa Bellucci, «per il pericolo dell’uso di sostanze stupefacenti da parte dei giovani: le 152 tonnellate di sostanze sequestrate e le 29.474 persone denunciate all'autorità giudiziaria nel corso del 2014, rendono la misura dell’offerta di droga intercettata dalle forze di polizia, nonostante le scellerate modifiche apportate al Testo unico sulle sostanze stupefacenti e, quindi, della continua crescita della domanda di droga nel mercato italiano. Chiediamo a Governo e Parlamento di lanciare un messaggio chiaro: la droga fa male! Ci auguriamo che future politiche sociali in materia non perdano di vista la promozione di stili di vita sani, favorendo la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, informazione e contrasto delle dipendenze patologiche».
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