Famiglia

Droga: il consumo di ecstasy è salito del 70% in 5 anni

L'allarme congiunto di Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell'ufficio antidroga dell'Onu e di Pietro Soggiu, Commissario straordinario del governo per le politiche antidroga

di Redazione

Le cosiddette ”nuove droghe” o droghe sintetiche costituiscono oggi il vero ”pericolo pubblico numero uno” in campo di tossicodipendenze con un aumento del ben 70% negli ultimi 5 anni. A fornire questo dato e’ stato stamane Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’ufficio antidroga dell’Onu che ha parlato, presso la Scuola Superiore dell’amministrazione dell’interno a Roma, nell’ambito dei lavori di un convegno sulla lotta antidroga in Europa. Costa ha fornito alcuni dati sul panorama mondiale della droga. Sono 200 milioni, ha detto, i consumatori stimati deiquali 150 milioni fanno uso di cannabinoidi, 30 milioni di droghe sintetiche e altrettanti di cocaina ed eroina. Negli ultimi 5 anni, ha riferito Costa, non vi e’ stato un aumento della produzione e del consumo di eroina e cocaina (tranne che negli ex paesi del blocco sovietico e in Cina) mentre, vi e’ stata una ”crescita esponenziale” delle droghe sintetiche. Queste ultime hanno portato, alla malavita, un giro d’affari di 65 miliardi di dollari con un profitto del 3.000%. ”E’ grave – ha detto il rappresentante dell’Onu – che vi e’ ancora chi minimizza il problema e chiama le droghe sintetiche, droghe leggere. Queste, infatti, provocano un danno serio, durevole e permanente danneggiando il cervello e portando, in alcuni casi, addirittura a forme precoci di Alzheimer” A lanciare l’allarme contro l’invasione nel mercato delle nuove droghe e’ stato anche il Commissario straordinario del governo per le politiche antidroga, prefetto Pietro Soggiu che ha parlato di ”fenomeno in costante diffusione” che necessita ”di un indirizzo comune e unificato a livello europeo”. Soggiu ha fatto, quindi, notare che attualmente per produrre sostanze stupefacenti occorrevano ”milioni di ettari con migliaia di persone impegnate nelle coltivazioni, nei trasporti e il volume di tonnellate di sostanze. Ora – ha concluso – in una piccola cucina un chimico di non elevato spessore, utilizzando sostanze che si trovano facilmente in qualsiasi farmacia, puo’ produrre milioni di pasticche con guadagni enormi e rischi pari allo zero per chi le produce”. Da qui l’allarme venuto da Soggiu che non ha esitato a parlare, per l’ecstasy di ‘nuova sfida per il futuro che sara’ arduo fronteggiare”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA