Welfare

DROGA. Ecco il World Drug Report 2009

Il rapporto annuale dell’Onu rivela una virata del mercato dei narcotici verso il sintetico, diminuiscono infatti le droghe “classiche” come cocaina, oppiacei e cannabis

di Redazione

Se il mercato globale della cocaina, degli oppiacei e della cannabis sembra mostrare qualche cenno di flessione, a fronte di questa diminuzione, si registra, invece, un forte aumento della produzione e dell’uso di droghe sintetiche. «Anche se questo fenomeno non interessa ancora il nostro Paese, altrove in Europa, si è passati da produzioni poco più che casalinghe a laboratori di dimensioni industriali. Un salto di qualità preoccupante». È quanto afferma il Senatore Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, intervenuto questa mattina alla presentazione italiana del World Drug Report, il Rapporto mondiale Onu sulla Droga 2009, già presentato lo scorso 24 giugno in occasione della Giornata mondiale contro la droga e i traffici illeciti.
Alla conferenza stampa, tenutasi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno partecipato anche il direttore dell’UNODC (United Nation Office on Drugs and Crime) Antonio Maria Costa e il Capo del Dipartimento Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni.
«Il rapporto dell’Onu», spiega Giovanardi, «rileva come, nella sola Colombia, la produzione di cocaina sia scesa del 28% rispetto al 2007 mentre in Afganistan, che detiene il 93% della produzione mondiale di oppio, la coltivazione è diminuita del 19%. Per quanto riguarda la cannabis, questa droga resta la più coltivata e utilizzata nel mondo».
Il documento dedica particolare attenzione all’inquinamento politico e sociale determinato dalle narcomafie, chiede misure più severe per la lotta contro la criminalità organizzata e lo stanziamento di maggiori risorse per la prevenzione e il trattamento delle persone cadute nella dipendenza dalle droghe. Un importante capitolo  è, infine. quello dedicato al contrasto della diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovani, un impegno imprescindibile che deve orientare gli sforzi e le proiezioni operative di tutte le istituzioni, sia a livello nazionale che internazionale.

Allegato alla notizia trovate il testo integrale del rapporto
 

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