Welfare

Droga: Casini, combatterla senza scorciatoie

E Fini annuncia " ''Il provvedimento sulla droga andra' tra qualche settimana in Consiglio dei ministri e confermo che le linee guida saranno prevenzione, recupero, repressione''

di Redazione

Per il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini la droga e’ ”un nemico che deve essere combattuto a viso aperto e senza scorciatoie illusorie, quali la legalizzazione delle cosiddette ‘droghe leggere”’. Esprimendo la sua ”ferma convinzione di padre e di cattolico”, durante il suo intervento ad una manifestazione a Pesaro nel decennale della morte di don Gianfranco Gaudiano, fondatore di varie comunita’ per handicappati psichici e tossicodipendenti, il presidente della Camera ha sottolineato che occorre ”profondere il massimo sforzo sui terreni della prevenzione, della cura e del recupero, svolgendo in parallelo una serrata azione di contrasto al traffico di stupefacenti”. ”C’ e’ in particolare – ha detto ancora – un dato che desta in me un rammarico profondo, come genitore, prima ancora che come presidente della Camera: non si arresta il fenomeno del progressivo abbassamento dell’ eta’ media del primo approccio con gli stupefacenti, che oggi i giovani compiono prima dei 13 anni”. ”Il provvedimento sulla droga andra’ tra qualche settimana in Consiglio dei ministri e confermo che le linee guida saranno prevenzione, recupero, repressione”. Lo ha detto il vice premier Gianfranco Fini parlando a Tribuna politica e sostenendo che ”non esiste un diritto di drogarsi, perche’ qualsiasi sostanza stupefacente e’ un danno per la persona e per la societa’. Quindi via la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere”. ”La droga – afferma Fini – e’ una piaga rispetto alla quale non possiamo stare con le mani in mano”. ”Leggo pero’ cose che fanno inorridire – conclude Fini – chi ha mai pensato di mettere in galera chi fuma gli spinelli. Chiedere sanzioni amministrative per il consumo anche personale non significa chiedere il carcere. Io non vivo mica sulla luna”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.