Volontariato

Droga. Casini: “Abolizione dei valori della persona umana”

Il presidente della Camera sostiene, intervenendo a un convegno dell'Udc sul tema, che la dipendenza è una rinunica alla capacità di scegliere"

di Ettore Colombo

La dipendenza e’ una vera e propria rinuncia alla capacita’ di scegliere e di autodeterminarsi, una ”abdicazione irragionevole ai valori piu’ profondi della persona umana”: lo ha detto il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, intervenendo al convegno organizzato dall’Udc sul tema ‘Adolescenti: vecchie e nuove dipendenze’. Casini, in apertura del suo intervento, ha voluto parlare da padre, affermando che quello del genitore e’ ”il mestiere piu’ difficile”. Tutti i discorsi che i politici fanno su questo tema, alla prova dei fatti, secondo Casini, per i genitori risultano inadeguati. Il presidente della Camera ha riferito dell”’ossessivita”’ con cui ripete alle sue figlie le cose che gli diceva suo padre. ”E anche le risposte delle mie figlie, sono le stesse che io davo a lui”. Secondo il presidente della Camera, la tossicodipendenza resta, in questo senso, il terreno piu’ arduo e piu’ delicato. Casini ha fornito alcuni dati, che ha definito ”non confortanti”, sul consumo di sostanze stupefacenti, parlando di riduzione del consumo di eroina, a fronte del quale si registra un aumento di quello della cocaina e delle droghe cosiddette sintetiche; in grande diffusione, ha aggiunto, anche il consumo di cannabis, la sostanza piu’ diffusa tra i minori segnalati dalla giustizia, soprattutto nella fascia tra i 14 e i 15 anni. Per questa ragione, secondo Casini, ”e’ necessario il coraggio per dire no alle scorciatoie illusorie”, come quella ”rappresentata dalla prospettiva della legalizzazione, ma anche quella della distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere”. La via della prevenzione e del recupero, secondo il presidente della Camera, e’ l’unica praticabile ed e’ l’unica che possa conseguire successi, per questo l’impegno delle comunita’ terapeutiche ”riveste un valore straordinario” e le istituzioni ”sono chiamate a sostenerne gli sforzi in maniera forte e concreta, sempre pero’ nel rigoroso rispetto della loro autonomia di scelta”. Casini ha poi parlato di una delle forme di dipendenza nuove e piu’ insidiose, quella dell’uso dei videogiochi, sottolineando che si tratta di un mercato in continua espansione. ”Per il 2004 – ha detto il presidente della Camera – il giro di affari mondiale relativo al software per videogiochi e stimato nell’ordine di circa 24 miliardi di euro” e ”nel triennio 2002-2004, le vendite in Italia di videogiochi sono cresciute del 17%”. Ancora, Casini ha accennato alle recenti vicende drammatiche legate all’uso di videopoker, un fenomeno ”che sconta la diffusione capillare negli esercizi pubblici di tutto il paese: i 28 mila bar in cui essi sono attualmente installati – ha reso noto – ne ospitano complessivamente circa un milione. I costi per la collettivita’, ha aggiunto, ”sono devastanti: ben 33 italiani su 100 ritengono che si tratti di un divertimento mentre solo 7 ne percepiscono la valenza di gioco d’azzardo”. Ma ”cio’ che e’ piu’ grave e’ che il 20% delle vittime dell’usura si sono rivolte agli usurai proprio a causa delle perdite subite ai videopoker”. Infine, un accenno anche al ”progressivo aumento della dipendenza da alcolici e superalcolici, che sconta la relativa facilita’ con cui possono essere reperiti, sia in casa che nei negozi”. Occorre quindi, ha spiegato Casini, ”esplorare lo spazio per interventi legislativi efficaci e responsabili. Ma, insieme alla cultura delle regole e alla coscienza del valore di civilta’ che e’ loro proprio, deve affermarsi un costume, una percezione nuova della realta’: occorre sviluppare un’etica della liberta’ e della responsabilita”’ e gli strumenti prioritari in questa direzione, secondo Casini, sono la famiglia e la scuola, dalle quali ”debbono arrivare le alternative piu’ valide ed efficaci a una serata da sballo”. I genitori, ha sottolineato, devono dedicare piu’ tempo ai figli, ascoltarne le domande e rispondervi, assecondarne la voglia di fare e di rendersi autonomi. Quanto alla scuola, ”tanto migliore sara’ la riforma in via di attuazione – ha detto – quanto piu’ essa sapra’ intensificare negli adolescenti la curiosita’ intellettuale, l’interesse per la lettura e per la ricerca, la consapevolezza dei fondamenti delle relazioni interpersonali e il valore basilare del metodo del dialogo e del confronto”. Rispetto alle dipendenze, di qualsiasi natura, secondo Casini ”e’ insomma necessario giocare d’anticipo e non farsi cogliere impreparati: e’ questa la via per superare i dilaganti modelli di edonismo a buon mercato che vengono offerti da una societa’ in cui forse troppo in profondita’ si sono radicati l’egoismo e la chiusura verso gli altri”.


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