Famiglia

Droga, Carlesi: Dotazione di 120 mln per il fondo nazionale

Il capo del Dipartimento nazionale ha confermato la ripartizione delle risorse: 3/4 alle regioni, 1/4 al Dipartimento

di Redazione

Le risorse del fondo nazionale per la lotta alla droga, stimato in 120 milioni di euro, a partire dall?anno prossimo dovranno entrare a regime”. Lo ha detto Nicola Carlesi, capo del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga, parlando a margine del convegno organizzato dalla Fict (Federazione italiana comunità terapeutiche). Tali risorse, ha spiegato, per il 75% sono trasferite alle Regioni e per il 25% “restano al Dipartimento, per i progetti relativi ai ministeri competenti e, all?interno dello stesso Dipartimento, per l?osservatorio epidemiologico, che ha lo scopo di avere un monitoraggio costante sul fenomeno della diffusione della droga e le caratteristiche dei soggetti che abusano di tali sostanze, con l?obiettivo di delineare le strategie di intervento”. Carlesi ha altresì sottolineato come il quadro delle tossicodipendenze in Italia sia “cambiato moltissimo. Da un lato – ha detto – il problema dell?eroina resta importante. Basti pensare che il 75% delle persone che si rivolge ai servizi pubblici o alle comunità terapeutiche è eroinomane e, in generale, il numero di quanti ne fanno uso è sostanzialmente stabile, anche se vi è un aumento del consumo e delle morti per overdose tra le donne”. Un problema che quindi si “è cronicizzato, mentre dall?altra parte cresce il consumo di altre sostanze e soprattutto di cocaina e hashish e quelle sintetiche. Nel 2003 – ha proseguito Carlesi, ricordando i dati della relazione annuale al Parlamento – c?è stato un aumento del 3% dei consumatori di cocaina e allo stesso tempo è emerso un approccio estremamente precoce, in media intorno ai 15 anni”. Per quanto riguarda le comunità terapeutiche, rappresentano “una risorsa fondamentale di cui non si può fare a meno”. In generale, però, il numero dei tossicodipendenti che ricorrono alle comunità “è in diminuzione. Un dato che fa preoccupare”, ha proseguito il capo del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga, aggiungendo che per quanto riguarda il metadone, invece, “purtroppo è ancora percentualmente il sistema più usato nei servizi pubblici”. Quanto, infine, alla IV Conferenza triennale sulla droga “che è in ritardo di un anno”, Carlesi ha ribadito che “deve essere svolta nei primi mesi del 2005. Si cercano i fondi, ma credo che sia assolutamente opportuno farla”.


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