Welfare

Dreamtime, danzando senza limiti

Quinta edizione del festival internazionale di danza senza limiti. Ideato dall'associazione Viaggiatori dell'Anima nell'incontro tra danza e disabilità

di Redazione

Torna Dreamtime: danza senza limiti. A salutarne il ritorno per la quinta edizione anche Roberto Bolle per il quale Dreamtime «ancora una volta riesce a mettere in risalto quella che è l'essenza della danza. Un’arte che esprime emozioni, che esalta l’umanità e la sensibilità di chi la pratica e di chi ne gode. Dobbiamo ripensare il nostro modo di guardare le cose, imparare a vedere oltre le barriere, quelli che venivano considerati limiti si dimostrano in realtà risorse preziose, fonte di nuove ispirazioni, di nuove prospettive da cui guardare il mondo e chi ci sta intorno». Gli fa eco Alito Alessi, fondatore di DanceAbility che ricorda come «All bodies speak – Tutti i corpi parlano»

Dreamtime, festival internazionale di danza senza limiti, nasce dal cammino dell’associazione milanese “Viaggiatori dell’Anima” nell’incontro tra danza e disabilità. Questa quinta edizione, diretta da Paola Banone, segretaria International Dance Committee IDC-ITI Unesco, è in programma sabato 22 settembre al Teatro Elfo Puccini di Milano.
In programma non ci sono solo spettacoli e performance, ma anche workshop, mostre fotografiche e video all’insegna della grande danza e del dialogo tra diverse abilità attraverso il movimento.
Nato dalla convinzione che anche un corpo “diversamente abile” possa sperimentare l’espressione di sé, la relazione e la comunicazione oltre le barriere fisiche e sociali, Dreamtime cambia punto di vista sul concetto di diversità, mostrando al pubblico come attraverso l’arte si possa trovare un punto d’incontro tra differenti abilità fisiche, psichiche e sensoriali.

È ciò che avviene in scena con Corpo Fechado, corpo aberto della Cie M.A.D – Compagnia MixAbility Dreamtime guidata per l’occasione dalla coreografa brasiliana Carla Vendramin. Lo spettacolo, che vede in scena artisti e danzatori con diversi gradi di disabilità, è presentato in Prima Nazionale, dopo il debutto ad Avignone e la replica a Londra 2012 per l’Imaf – International migration Art Festival in occasione delle Olimpiadi. Una performance frutto di quattro giorni di residenza con anche danzatori ospiti tra cui la ballerina di formazione scaligera Beatrice Mazzola e con alcuni danzatori della compagnia milanese Fattoria Vittadini.
Percorso simile anche nel lavoro La donna con Sonia Ognissanti e Claudia Bicelli, duo di artiste con diverse abilità che indagano il significato della femminilità e dell’essere donna.

Cogliendo l’importanza sociale del progetto, oltre che il valore culturale e artistico, grandi nomi della danza internazionale hanno deciso anche quest’anno di prendere parte a quello che, prima ancora che un festival, è un’esperienza di arricchimento umano.
Madrina d’eccezione del progetto dal settembre 2011 è Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala per 32 anni. La prima ballerina scaligera ed étoile internazionale Sabrina Brazzo interpreta la variazione Steel, con la coreografia di Gianluca Schiavoni. L’étoile Marco Pierin interpreta il solo Flourishing, di Donatello Jacobellis e il pas de deux da lui stesso ideato La Chanson De Vieux Amantes con la prima ballerina scaligera Gilda Gelati.
Spazio anche al contemporaneo con Michela Lucenti / Balletto Civile e un estratto del suo nuovo progetto Peso piuma, assolo della coreografa, e il giovane trio friulano Compagnia Bellanda con né di più né di meno, spettacolo vincitore del premio per la migliore coreografia a Cortoindanza 2012, Cagliari, terza classificata a Danz’è 2012 / Oriente Occidente.

Non manca la formazione, con il workshop Costruire coreografie col gruppo mixability tenuto da Paola Banone e Carla Vendramin, per sperimentare il dialogo tra diverse abilità in movimento.
Grande evento collaterale in programma a novembre, anticipato in occasione della serata all’Elfo, è la mostra sul tema Danza e cibo, energia della vita con gli scatti di Franco Covi che ritraggono grandi étoile internazionali e artisti disabili in alcuni momenti della tournee europea della compagnia Cie M.A.D – Compagnia MixAbility Dreamtime. La mostra ospita anche una sezione di video-danza, di cui alcuni estratti saranno visibili nel foyer del Teatro.

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