Cultura
“Dr. Jeckill e Mr. Aspie” l’Asperger va in scena
In occasione della giornata internazionale della sindrome di Asperger al Teatro Fontana di Milano sabato 17 febbraio la compagnia TeatRing presenta una commedia inedita i cui proventi andranno all'associazione SemplicementeAspie. Sul palcoscenico si affronta una sindrome dello spettro autistico ancora poco conosciuta ma che riguarda moltissime persone. La regista e coautrice Marianna Esposito racconta la genesi della pièce
Che cosa hanno in comune Dan Aykroyd, Daryl Hannah, Mozart, Steve Jobs, Michelangelo Buonarroti e Alfred Hichcock?
La sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento sconosciuta fino al 1981 e che ancora oggi spesso non viene diagnosticata. Se gli attori Aykroyd e Hannah hanno resto nota la loro diagnosi, per altri personaggi l’analisi della loro personalità ha portato gli studiosi ha pensare che sono stati quasi certamente Asperger. E l’elenco delle personalità del passato annovera anche Einstein, Thomas Jefferson, Van Gogh, Darwin e Isaac Newton.
E alla sindrome di Asperger, alla vigilia della giornata internazionale – che si celebra il 18 febbraio – è dedicato uno spettacolo teatrale dal promettente titolo “Dr. Jeckyll e Mr. Aspie”. «Una commedia che ha il duplice obiettivo di essere godibile e allo stesso tempo far conoscere la sindrome di Asperger», spiega la regista, nonché coautrice Marianna Esposito della compagnia TeatRing. Sabato 17 febbraio a Milano al Teatro Fontana (ore 20,30) va in scena una commedia, con Antonello Taurino (volto noto di Zelige coautore della pièce), che accende i riflettori proprio su una sindrome ancora oggi poco conosciuta e spesso tardivamente diagnosticata, se non mai, ma che riguarda moltissime persone.
Protagonista della commedia è Samuel, 45 anni, una vita intera a essere considerato “uno stronzo”, messo in una stanza, non sa come uscirne. Il problema è proprio uscire dalla comfort zone. C’è una voce femminile che parla con lui e mette in discussione le sue scelte e i suoi valori in un dialogo che si accende con i toni da commedia dissacrante alternati ad altri di corrosivo cinismo, tra fraintendimenti e analisi non richieste. Samuel fino a quel punto – si legge nella presentazione dello spettacolo – si è sempre sentito fuori posto. Un alieno, troppo difficile la vita per lui, per salvarsi deve uscire da quella stanza, ma come? Samuel, il protagonista, interpretato da Antonello Taurino, è infatti Asperger.
«Con Antonello abbiamo lavorato sul personaggio, perché la scena è la sua stessa testa e tutto questo è amplificato» spiega Esposito che è anche la voce femminile della pièce. Per arrivare a realizzare questo “Dr. Jeckyll e Mr. Aspie”, il primo spettacolo teatrale sulla sindrome di Asperger in età adulta la compagnia TeatRing (fondata da Marianna Esposito nel 2004) si è avvicinata all’argomento con ricerche scientifiche, forum, blog e con la fondamentale collaborazione dell’associazione SemplicementeAspie di Milano (cui sarà devoluto l’intero incasso della serata). «Non è facile perché quello che mettiamo in scena è una autismo talmente invisibile che, adesso viene diagnosticato nei ragazzi giovani, ma spesso si arriva a 40/45 e lo si scopre perché la persona entra in depressione, ha problemi di empatia, ma in realtà a una neurodiversità, non è “diverso” un modo di vedere il mondo e le cose in modo diverso», continua Esposito.
Portare in scena tutto questo è come «camminare sulle uova» ammette la regista. Nel mondo dello spettacolo ci sono stati film come “Adam” o “Il pescatore di sogni”, serie tv come “The good doctor” o lo stesso “Dr. House” che hanno trattato direttamente o indirettamente la sindrome, ma quella in scena a Milano è la prima opera teatrale sull’Asperger in età adulta.
«Il nostro non è un documentario sulla sindrome, è uno spettacolo come una sit-com e a vederlo verranno tante persone che non sono Asperger. È complicato perché sei sempre lì a chiederti farò bene o no?». Una soluzione Esposito e la compagnia l’hanno escogitata: a vedere le prove sono andate diverse persone «ci dicono cosa funziona e cosa no. È come una creazione dal basso ricca di feedback» precisa ricordando che per TeatRing non è una cosa nuova «lo abbiamo fatto anche per un monologo sulla tossicodipendenza, prima di andare in scena abbiamo fatto prove con assistenti sociali, psicologi, operatori del sert. In questo modo si riesce ad “aggiustare il tiro”».
Un modo di procedere che ha portato alla collaborazione dell’associazione SemplicementeAspie e alla nascita degli “Aspie Hour”, incontri-aperitivo mensili rivolti ad adulti Asperger per confrontare e raccontare le proprie esperienze in un ambiente amichevole.
Al termine dello spettacolo è in programma un incontro/dibattito sul tema cui parteciperà la compagnia TeatRing, la neuropsichiatra, psicologo a psicoterapeuta Raffaella Faggioli e la scrittrice Teresa Antonacci (nella foto) – diagnosticata Asperger in età adulta – che presenterà il suo ultimo romanzo “Una storia imperfetta”. La Antonacci da sempre utilizza consapevolmente la scrittura per portare attenzione sul mondo dell’autismo, un mondo ancora sconosciuto a molti. La sua ultima opera è un giallo-triller a tema Asperger.
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