Non profit

Dpef, Forum Terzo Settore: “un’abbuffata di buone intenzioni”

"Ma nessuna indicazioni sul come realizzarle", dicono i due portavoce Rasimelli e Patriarca

di Stefano Arduini

Il Forum del terzo settore teme per il Dpef “una via lastricata di buone intenzioni”. “Ci domandiamo – si chiedono Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli portavoce del Forum del terzo settore – se verra’ approvata la ‘Bozza preliminare dell’introduzione al Dpef 2006-2009′ consegnataci ieri nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi, in pratica una presa d’atto delle raccomandazioni europee in un documento che analizza una situazione economica gia’ conosciuta, corredato da 3 tabelle riassuntive dei macro indicatori e delle previsioni di crescita e politica economica”. L’obiettivo che il Governo si pone, aggiungono, “e’ il rilancio della crescita, attraverso 5 classi d’interventi: Potenziare le infrastrutture, maggior liberta’ di mercato e nei servizi; alleggerire carico tributario su prodotti e lavoro; difendere il potere d’acquisto delle famiglie; proseguire l’aggiustamento strutturale nel bilancio pubblico. Ottime intenzioni, ma nessuna indicazione sul ‘come’ attuare questi punti e raggiungere l’obiettivo prefissato e su ‘quanto’ i cittadini dovranno ancora pagare le politiche economiche dissennate di questi ultimi anni”. “Temiamo – concludono Patriarca e Rasimelli – perche’ non c’e’ nulla di peggio, una via lastricata di buone intenzioni”.


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