Cultura

Dpef: Confcooperative, Patto Italia lo influenzi

La centrale cooperativa commente il Docuemento di programmazione economica e finanziaria

di Giampaolo Cerri

Confcooperative riconosce nello scenario disegnato dal Documento di Programmazione economica e finanziaria-Dpef il tentativo di dare impulso a tutte le iniziative necessarie per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Naturalmente, tale impostazione presuppone la predisposizione di adeguati correttivi da applicare se le attuali aspettative si rivelassero troppo elevate. Il Patto per l’Italia – apprezzabile anche perché frutto del tentativo del governo di rilanciare il dialogo sociale vincolandolo a conclusioni concrete e impegnative – deve influenzare seriamente il Dpef in corso di discussione. Sul tema del Mezzogiorno, ad esempio, il Dpef deve sostenere la funzione del sistema cooperativo in favore dello sviluppo e della crescita sociale, come appunto sostenuto nel Patto. In merito all’organizzazione del sistema sanitario, Confcooperative ritiene che sia indispensabile dare concreta attuazione al principio di sussidiarietà, promuovendo la deducibilità delle spese sanitarie ed evitando così di creare un mercato che penalizzi i meno abbienti. In ultimo, Confcooperative ribadisce la sua richiesta di rafforzare il sostegno al settore agroalimentare, in coerenza con scelte già fatte negli anni scorsi. In particolare, è necessario ridare forza allo strumento del credito d’imposta che, se applicato secondo le indicazioni emerse all’ultimo consiglio dei ministri, penalizzerebbe le cooperative agroalimentari, da cui proviene il 25% dei prodotti del settore.


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