Proprio così, in esergo al Documento di programmazione economica e finaziaria c’è una frase di Platone. In attesa di leggere il documento, anticipiamo la citazione. L’introduzione al Dpef e’ affidata infatti a Platone. Prima di affrontare la lettura di 144 pagine (tante compongono il documento), si viene infatti invitati a meditare su questa frase del filosofo greco (Leggi – IX, 875a): ”E’ difficile innanzitutto sapere che e’ necessario per un’autentica arte politica prendersi cura non dell’interesse privato, ma di quello pubblico – infatti l’interesse comune lega insieme le citta’, quello privato le dilania -, e capire che l’interesse comune, se e’ ben stabilito, e’ utile tanto all’interesse comune quanto a quello privato, ad ambedue in sostanza, molto piu’ di quello privato”.
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