Cultura

Dpef: ancora spiccioli per la cooperazione allo sviluppo

L'Associazione delle Ong Italiane critica il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria in particolare per quanto riguarda le risorse da destinare agli Aiuti Pubblici allo Sviluppo.

di Redazione

Contraddizioni tra promesse del governo e cifre sul Dpef, l’Associazione delle Ong Italiane mette in risalto le incongruenze.
Contrariamente agli impegni presi dal Governo italiano prima e durante il Vertice “Finanziamento dello Sviluppo” di Monterrey, secondo i quali l’Italia avrebbe raggiunto entro il 2006 lo 0,39% del Prodotto Interno Lordo (PIL) da destinare agli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (APS), e ancora pubblicamente sbandierati dal Presidente del Consiglio al Vertice FAO dove ha rilanciato la demagogica promessa dell’1%, il DPEF prevede che entro quell’anno si raggiunga una percentuale inferiore, lo 0,33%.

“E questo sarà reso possibile ricorrendo anche alla contabilizzazione della cancellazione del debito e non esclusivamente allo stanziamento di nuove risorse come invece stabilito dalla Comunità Internazionale – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione delle Ong Italiane Sergio Marelli. Oltre ad uno sconto dello 0,06% del PIL e alla contabilizzazione della cancellazione del debito, il Governo ha vincolato il proprio impegno al rispetto del Patto di Stabilità e Crescita. Ciò è grave e trae in inganno: in parole semplici l’impegno sarà rispettato solo se l’economia italiana rientrerà in determinati standard di crescita economica. E comunque l’unico dato certo è che per il 2003 i fondi per la cooperazione internazionale saranno portati alla misera percentuale dello 0,19%”

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