Non profit

Dove vai se Internet non ce l’hai?

Raccolta fondi, notizie in tempo reale, dialogo con i nuovi soci e reclutamento di volontari: con internet diventa più facile.

di Silvia Nidasio

Su ogni giornale o rivista si sente ormai parlare con insistenza dello sviluppo di Internet, dell?aumento dei naviganti e delle possibilità di guadagno che la Rete offre, grazie al lavoro online e, soprattutto, all?e-commerce.
Vista la realtà del continuo aumento degli utenti di questo media, val la pena di tornare sopra (Vita ha già dedicato qualche mese fa diversi articoli a questo argomento) i possibili utilizzi a favore degli enti non profit italiani, prendendo spunto da esperienze straniere, in certi casi di grande successo.
Innanzitutto sottolineiamo che, per essere pronti a cogliere le opportunità che il progresso tecnologico metterà a disposizione di tutti noi nei prossimi anni, occorre avere già al proprio attivo qualche esperienza in Rete, ricordando soprattutto che è indispensabile porsi correttamente nei confronti del pubblico e dei soci, senza dare l?impressione di avere un sito solo perché è di moda, ma cercando di rispondere a effettivi bisogni.

Quattro buoni motivi per entrare
Gli aspetti peculiari di Internet che possono farne uno strumento interessante per le organizzazioni non profit (onp) sono:
1. L?eliminazione delle barriere geografiche e temporali, dal momento che sullo schermo del computer appaiono parole e immagini provenienti in tempo reale da qualunque parte del mondo, e questo realizza una sorta di vera vicinanza e di immediata conoscenza di culture, situazioni e problemi.
2. Una costante accessibilità 24 ore al giorno per 365 giorni l?anno, che può soddisfare le diverse esigenze, i desideri e le disponibilità di tempo del singolo utente
3. Una notevole riduzione o l?eliminazione degli intermediari tra chi pubblica su Internet e chi accede alle informazioni, quindi si hanno un maggior controllo su ciò che viene comunicato e un?accresciuta sicurezza sulla fonte delle notizie.
4. L?interattività, cioè la possibilità di creare un rapporto costante e individuale con i singoli utenti, rapporto che richiede minori tempi di gestione, minori costi (la stessa comunicazione, magari con alcune varianti, o anche diversi messaggi, possono essere inviati a molteplici destinatari con una sola telefonata), maggior velocità di scambio (si possono avere risposte, opinioni e consigli da parte dei destinatari in pochi minuti).

La Posta e il sito
Questi vantaggi sono ottenuti attraverso due strumenti specifici, ovvero la posta elettronica (e-mail, quella che nell?indirizzo comprende il simbolo @) e il sito, cioè un insieme più o meno nutrito di pagine, con testi e immagini, reperibile conoscendone l?ubicazione (l?indirizzo di un sito inizia, generalmente, con www, iniziali di World Wide Web).
È importante essere facilmente reperibili all?interno del vasto panorama proposto in Rete, e questo diventa possibile se si registra il proprio sito presso uno o più motori di ricerca. Questi strumenti permettono ai naviganti di trovare una serie di siti il cui contenuto riguarda il tema richiesto dall?utente digitando una o diverse parole chiave. Per converso, ogni organizazione non profit può scegliere le parole chiave cui vuole associare il proprio indirizzo elettronico. Per un?organizzazione che decide di essere presente in Internet, è bene che sia fornita di pagine web, sia di posta elettronica, perché quando si è online il pubblico si aspetta di poter comunicare in modo diretto, immediato e veloce attraverso l?e-mail, il cui indirizzo dev?essere presente nel sito e dev?essere riportato, insieme a quello del sito stesso, su tutte le comunicazioni scritte dell?onp.
Decidere di entrare nella Rete significa aver valutato le opportunità e le esigenze che questo passo comporta, per cui si consiglia di redigere, preliminarmente, un apposito piano tecnologico. Occorre creare un gruppo ad hoc, che comprenda i rappresentanti dei diversi livelli, direttivo e operativo, dell?ente non profit, al fine di rendere consapevoli e partecipi tutti coloro che dovranno lavorare con il nuovo strumento delle sue potenzialità e dei suoi metodi di utilizzo. Bisogna tener conto del livello di presenza, conoscenza e uso del computer attuale; si devono aver chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere grazie a Internet (farsi pubblicità, fornire servizi o informazioni, ecc.) nell?ambito della propria mission; è necessario sapere che andranno sostenuti dei costi per l?acquisto di nuove componenti hardware (i modem da collegare ai computer) e software (i browser, cioè i programmi che permettono di navigare, e i programmi di gestione della posta), nonché per la realizzazione e la pubblicazione del sito (consulenza, disegno delle pagine e loro collocazione presso un server) e l?addestramento del personale (per aggiornare il sito se si vuole diventare indipendenti, e per utilizzare l?e-mail).

Pronti a investire sul futuro
Questi costi, però, rappresentano un investimento sul futuro, considerando l?inevitabile e inarrestabile sviluppo che la Rete ha intrapreso già da alcuni anni, e verranno ammortizzati quanto più si diventerà noti al popolo dei navigatori, che sono, poi, i potenziali donatori, volontari e clienti dell?onp.
In particolare, un?organizzazione non profit può sfruttare il proprio sito per fare pubblicità alle proprie iniziative e per mostrare i risultati raggiunti negli anni, ottenendo così l?attenzione del pubblico che magari non ha mai avuto un?esperienza diretta di quell?associazione; può educare i visitatori fornendo notizie utili su particolare argomenti, ad esempio sulla salute, o su realtà poco conosciute, ad esempio fornendo testimonianze e mettendo a disposizione i risultati di ricerche; può fornire servizi dando la possibilità ai visitatori, ad esempio, di vedere cataloghi di prodotti o anteprime di libri, oppure di conoscere gli orari di apertura della propria sede, ecc.

A caccia di volontari virtuali
Due opportunità ancora poco utilizzate, ma con un grande potenziale, sono la raccolta fondi e il reclutamento di volontari. Quest?ultima attività può riguardare la ricerca di volontari da inserire all?interno delle proprie strutture, oppure volontari virtuali, cioè persone che da casa svolgono alcune mansioni utili all?organizzazione, ad esempio traduzioni, redazione di testi da inserire nel sito, ricerche di informazioni tramite Internet, e altro ancora. In entrambi i casi sono soprattutto i giovani ad essere raggiunti e colpiti da questo modo di contattare e proporre il ruolo di volontari: i ragazzi navigano spesso e restano favorevolmente impressionati dalle offerte rivolte loro attraverso questo media, perché chi si serve della Rete dà un?immagine di sè dinamica e diretta, quindi accattivante per un certo target. La raccolta fondi, invece, presenta qualche difficoltà, poiché, per essere attuata, richiede l?introduzione di un sistema di pagamento sicuro e pratico. Esistono, ovviamente, modi ritenuti sufficientemente affidabili, visto l?incremento che sta avendo il commercio elettronico, ma forse nel nostro Paese occorrerà ancora un po? di tempo perché la gente cominci a digitare senza timori il numero della propria carta di credito sulla tastiera di un computer per comunicarlo a qualcuno che fisicamente non vede. Resta vero, però, che le immagini dei progetti che si vogliono realizzare e di quelli già attuati con i contributi raccolti, sono un forte incoraggiamento a donare, seppure continuando a utilizzare i consueti versamenti postali o bancari. (1. continua)
Silvia Nidasio

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