Rapporti
Dove va a finire la tua raccolta differenziata?
Il gruppo Hera presenta la quattordicesima edizione del report: “Sulle tracce dei rifiuti” che, annualmente, traccia il percorso della spazzatura differenziata, valorizzando l’impegno quotidiano dei cittadini per l’economia circolare. Superato l'obiettivo europeo nei territori gestiti. Dal 7 al 10 novembre, è a Rimini all’interno della fiera Ecomondo con uno stand tutto realizzato con materiali di riciclo
Avanti tutta sulla strada dell’economia circolare perché per fare davvero la differenza serve, anche, un’ottima differenziata. È questo uno degli slogan scelti dal gruppo Hera per la presentazione della quattordicesima edizione del report tematico di sostenibilità: “Sulle tracce dei rifiuti” che annualmente, traccia il percorso dei rifiuti differenziati valorizzando l’impegno quotidiano dei cittadini per l’economia circolare.
In 67 casi su 100: il rifiuto nel sacco giusto
Dai dati presentati emerge come nel 2022 la raccolta differenziata media, sui territori serviti da Hera, è salita al 67,8%. Il percorso del recupero parte dai 60 impianti che ricevono i materiali raccolti e finisce nei 142 impianti che li riportano nel ciclo produttivo, 118 dei quali dedicati al riciclo di materia.
«In anticipo di anni abbiamo già superato i target principali definiti dall’Unione europea sul riciclo», spiega Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera, «abbiamo puntato sull’informazione dei cittadini e su tecnologie innovative che migliorano la qualità della raccolta differenziata».
Emerge come lo scorso anno il riciclo dei principali materiali raccolti (calcolato tenendo conto dei rifiuti differenziati e indifferenziati) è arrivato al 61%, anticipando e superando l’obiettivo europeo fissato al 60% per il 2030. Lo stesso vale per il tasso di riciclo degli imballaggi che vede il gruppo raggiungere il 66% oltrepassando, con tre anni di anticipo, l’obiettivo del 65% fissato da Bruxelles per il 2025.
«Intendiamo proseguire in questa direzione continuando ad alimentare un’economia circolare che fa bene all’ambiente, all’economia e alla società», prosegue Iacono, «forti di una strategia aziendale che ha contribuito a costruire in Italia un’industria del riciclo che ha fatto del nostro Paese il leader europeo nel settore. Un’industria forte che deve continuare a svilupparsi affinché l’Italia sia sempre meno dipendente dall’approvvigionamento esterno. A tal proposito stiamo tutti lavorando affinché il Regolamento sugli imballaggi, noto come Packaging and packaging waste regulation – Ppwr, tracci una direzione comune europea coerente con lo sviluppo dell’industria italiana del riciclo».
Olio alimentare: dalla padella al biocarburante
All’interno del report un focus specifico è dedicato agli impegni assunti relativamente alla plastica riciclata e a come la raccolta differenziata di organico e oli esausti può dare vita alla produzione di biocarburanti. In particolare, lo scorso anno rispetto al 2017, sono cresciute: la raccolta della plastica del 42% e la plastica riciclata prodotta negli impianti di Aliplast del 33%, risultati positivi, in linea con gli obiettivi che Hera si è fissata aderendo all’iniziativa sulla riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche della Fondazione Ellen MacArthur, la principale organizzazione promotrice dell’economia circolare a livello globale, della quale il Gruppo è partner.
Lo scorso anno, inoltre, sono state raccolte e recuperate oltre 1.500 tonnellate di oli alimentari esausti, che grazie a un accordo con Eni vengono trasformate in biocarburante idrogenato, mentre l’organico differenziato diventa compost e biometano destinato all’autotrazione (7,7 milioni di metri cubi nel 2022 prodotti a Sant’Agata Bolognese, a cui si aggiungeranno da quest’anno i 3,7 milioni di metri cubi del nuovo impianto di Spilamberto, che tratta anche reflui agroalimentari).
Centrale, in tutto questo, il ruolo dei cittadini e delle famiglie, che si sono impegnate per fare una differenziata di qualità e hanno così aiutato non soltanto l’ambiente ma anche il proprio portafoglio: i benefici in bolletta, infatti, sono stati di circa 25 euro a famiglia (circa il 10% di una bolletta media considerando una famiglia di tre persone).
Proprio di economia circolare, tutela delle risorse, risparmio energetico e sviluppo sostenibile parlerà il gruppo Hera a Rimini all’interno di Ecomondo, la fiera di riferimento a livello internazionale per l’innovazione industriale e tecnologica in ambito economia circolare, giunta alla sua 26esima edizione
Dal 7 al 10 novembre, nello stand n. 500 nel padiglione C1, è possibile scoprire le diverse iniziative della multiutility messe in campo da Hera, anche, grazie alle proprie eccellenze impiantistiche e tecnologiche: dalle soluzioni sostenibili e chiavi in mano per le aziende alle nuove attività nell’ambito dell’economia circolare con obiettivi sempre più sfidanti, allineati con le policy nazionali ed europee e l’Agenda 2030.
Lo spazio espositivo di grande impatto, su due piani per una superficie calpestabile di 550 mq, è interamente realizzato con materiali di recupero da Scart, il progetto artistico del Gruppo che da oltre 25 anni realizza opere e installazioni partendo da materiali di scarto e rifiuti.
Le luci dello stand sono state progettate utilizzando apparecchi di illuminazione circolari, ovvero composti da materiali riciclati e riciclabili all’infinito. Hera Luce, società benefit del Gruppo Hera e fra i primi gestori in Italia dell’illuminazione pubblica. Alla base del progetto per lo stand ci sono la creazione di un percorso di luce, per definire un itinerario che guida i visitatori attraverso lo spazio espositivo: una parte fondamentale della progettazione è dedicata a enfatizzare le decorazioni e le opere artistiche realizzate con plastica riciclata. Tra gli obiettivi del Gruppo c’è quello di sposare la sostenibilità con l’arte e il design, anche, nell’illuminazione.
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