Non profit
dove sono le fondazioni quando servono?
Temi anche provocatori nell'appuntamento di Efc
di Redazione
«Combattere la povertà – Creare opportunità»: questo il tema della 20esima conferenza annuale dell’Efc -European Foundation Center, un appuntamento particolarmente atteso in questi tempi di crisi dei mercati e di riflesso delle società di tutto il mondo. L’Efc è un’associazione internazionale di fondazioni, e nel suo summit cercherà di evidenziare come questi istituti si muovano, siano incisivi e si trovino in una posizione chiave per trovare soluzioni adeguate ed efficaci al problema della povertà, sia in Europa che nel resto del mondo.
La rassegna, che si svolge dal 14 al 16 maggio a Roma, vedrà la partecipazione di oltre 600 delegati da più di 60 Paesi. La sessione d’apertura, che avrà luogo presso l’Auditorium Parco della Musica, avrà relatori d’eccezione: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; il presidente della Fondazione Calouste Gulbenkian, Emilio Rui Vilar; il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Emanuele. Durante i tre giorni, i partecipanti potranno assistere a oltre trenta dibattiti: di questi, alcuni toccano temi molto sensibili, quale, ad esempio, il difficile terreno della filantropia nel mondo arabo, ambito delicato oggi più che mai: al tema sono dedicati due seminari, «Incontro sulla filantropia araba: trends e cambiamenti per fare rete» e «Imprenditorialità sociale nel mondo arabo». Un altro incontro su un tema molto attuale è quello dedicato a «Migrazione e povertà: dove sono le fondazioni quando servono?». Infine, un tema più istituzionale: «È tempo per lo Statuto delle Fondazioni europee».
In attesa della Conferenza, Gerry Salole, ceo dell’Efc, sottolinea la rilevanza del tema: «Le fondazioni in Europa e nel mondo», afferma, «lavorano da anni e in diversi modi per risolvere il problema della povertà e dell’esclusione, sviluppando una notevole serie di azioni a sostegno delle persone che altrimenti si ritroverebbero ai margini della società. A Roma discuteremo del loro ruolo nel combattere sia la povertà tradizionale sia le nuove forme di disuguaglianza sociale».
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