Formazione

Dove si formano i nuovi manager del Terzo settore?

Il prossimo anno accademico partiranno quattro master che si propongono di formare nuove figure professionali per il Terzo settore, coerenti con la Riforma e soprattutto con le competenze multidisciplinari che permettano loro di gestire e coordinare contesti di mercato multistakeholder. Fra questi, il Master in Manager Multistakeholder di Comunità dell'Università di Siena, che verrà presentato il 19 giugno

di Maria Vella

Da un lato le criticità del contesto storico, dall’altro la sfida per la piena attuazione del Codice del Terzo Settore: nella fase attuale l’organicità del periodo precedente sta vivendo un processo di fagocitazione, anche per il susseguirsi di variabili imprevedibili che hanno sconvolto gli equilibri dei mercati mondiali, creando nuovi scenari con ripercussioni anche nel mercato del lavoro. Gli archetipi delle professioni del recente passato sono ormai superati ed obsoleti, anche nel non profit. Il convegno Let’s go sul futuro delle carriere non profit del prossimo 19 giugno, promosso dall’Università di Siena (www.letsgo.unisi.it) rientra nell’ambito delle numerose iniziative offerte dal panorama universitario nazionale per affrontare la formazione delle nuove figure professionali per il Terzo settore che, oltre a soddisfare i dettami previsti dalla Riforma abbiano le competenze multidisciplinari che permettano loro di gestire e coordinare contesti di mercato che operano in un innovativo ambiente multistakeholder. Per questo motivo, la maggior parte degli Atenei italiani sono oggi impegnati nel fornire ai laureati corsi post-laurea innovativi, in termini di conoscenze, competenze e professionalità.

A titolo esemplificativo, per il prossimo anno accademico l’Università di Milano organizza il Master in Community Management e Innovazione Sociale, che forma professionisti capaci di progettare e gestire processi di innovazione sociale basati sul coinvolgimento delle comunità; l’Università di Bologna propone il Master in Community Engagement, che forma esperti nella creazione e gestione di comunità online e offline per le organizzazioni pubbliche e private; l’Università di Roma Tre offre il Master in Community Management e Social Media, che forma figure professionali in grado di gestire la comunicazione digitale e le relazioni con le comunità online.

L’Università di Siena ha puntato un Master in Manager Multistakeholder di Comunità, per formare colui che dovrà avviare e partecipare alle politiche e ai processi di co-programmazione e di co-progettazione previsti dall’art. 55 del Codice del Terzo settore (D.lgs. 117/2017), al fine di attivare la collaborazione tra diversi attori per generare un bene comune dall’elevato impatto sociale.

La co-programmazione, infatti, è un istituto che permetterà alla Pubblica Amministrazione di coinvolgere gli enti del Terzo settore nella definizione delle priorità e delle strategie di intervento in “settori di interesse generale”: quindi non solo negli ambiti tipicamente legati al welfare (sociale, socio-sanitario), ma in un insieme di ben 26 ambiti (art. 5 del d.lgs 117/2017) che vanno dal welfare alla salute, dalla formazione e educazione ai servizi per l’impiego, dalla cooperazione allo sviluppo alla promozione della cultura della legalità e così via. Si tratta di una modalità di amministrazione condivisa che richiede un confronto ed una collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti. La co-progettazione a sua volta, che può essere considerata “il crono-programma” della co-programmazione, è uno strumento innovativo e potenzialmente efficace, con diversi vantaggi, tra cui l’estensione della governance delle politiche sociali locali e la corresponsabilizzazione dei soggetti in campo; il rafforzamento del senso di appartenenza verso i progetti ed i programmi promossi dalla politica pubblica; la valorizzazione delle risorse tecniche e culturali del privato sociale e la sua capacità di rispondere ai bisogni emergenti; la valutazione, in modo chiaro e condiviso, dell’impatto sociale delle attività finanziate oltre che l’efficacia dei modelli e dei servizi erogati. Infine, si crea una intelligenza collettiva in grado di far fronte alle questioni più complesse.

Il Master dell’ Università di Siena permetterà ai partecipanti di approfondire:

  • la conoscenza del contesto giuridico e fiscale del Terzo settore e della riforma del Codice del Terzo settore
  • la capacità di co-programmare e co-progettare con la Pubblica Amministrazione e gli altri stakeholder
  • l’abilità di comunicazione, marketing e fundraising orientati alla missione
  • la competenza nella valutazione dell’impatto sociale e nella rendicontazione sociale
  • l’empowerment e coaching individuale e di gruppo
  • il problem solving e la gestione delle crisi
  • la leadership e la gestione dei processi

Il Master prevede di coinvolgere i partecipanti nella definizione e nella realizzazione di progetti di interesse sociale proposti dagli ETS, in modo trasparente e partecipato, per il perseguimento del bene comune in un contesto di sussidarietà circolare. È suddiviso in quattro moduli: 1. Giuridico-fiscale, 2. Formazione, 3. Marketing e comunicazione; 4. Valutazione dell’impatto sociale, dal confronto delle due principali scuole di pensiero in merito (Aiccon ed Università di Milano) con il coordinamento di Techsoup Italia. Ciascun modulo prevede 60 ore (per un totale di 240 ore) di cui 160 ore di lezioni teoriche svolte da autorevoli docenti ed esperti (è prevista anche la docenza del prof. Stefano Zamagni) oltre che di esperti esponenti di associazioni di rilievo (Percorsi di secondo Welfare, Terzjus, Techsoup, IUS LEGAL, Coop21). Il master sarà erogato in modalità blended (teorica ed operativa), per cui alle lezioni teoriche si aggiungeranno 80 ore di seminari e laboratori proposti dal partner Anpas Toscana. All’attività didattica seguiranno tre mesi di stage nelle sedi Anpas del territorio toscano ed un convegno conclusivo per la restituzione dei risultati da parte degli iscritti. Sono previste borse di studio offerte da Legacoop Toscana, Confcooperative Sud Est Toscana, Caritas, Rotary oltre alla possibilità di partecipare ad un bando della Fondazione MPS.

Il 19 giugno a Siena i giovani laureandi avranno l’opportunità di incontrare il Magnifico Rettore dell’Università di Sienea (R. Di Pietra), il Direttore Generale (E. Fidora) ed il direttore del DISPI (Gerardo Nicolosi), il cardinale A. P. Lojudice ed il presidente della Fondazione MPS (C.Rossi), a testimonianza dell’importanza di questa nuova figura professionale per il territorio e la comunità, sia in campo sociale che economico. Inoltre i partecipanti potranno avere anticipazioni sul Master da parte del prof. S. Zamagni e dei coordinatori di ciascuno dei quattro moduli (prof. L. Castaldi, F. Maino, M. Forgione, G. Bonaga), a cui si aggiungeranno il presidente di Anpas Toscana (D. Bettini) per le proposte ed i progetti che saranno affrontati in aula e l’ing. F. Fraticelli di Techsoup Italia. Sarà possibile seguire la diretta streaming dei lavori del Convegno anche sul canale Youtube Il futuro delle carriere non profit-il Manager Multistakeholder di Comunità.

*Maria Vella è docente in Economia e gestione del Terzo settore all’Università di Siena, ideatrice e direttore scientifico di LET’S GO UNISI.IT

Foto di Brooke Cagle su Unsplash

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.