Cultura

Dov’è finita l’etica della Resistenza?

di Redazione

«I nostri occhi sporchi di terra» (Baldini e Castoldi) è il nuovo romanzo dello scrittore torinese Dario Buzzolan. Un libro, di questi tempi, davvero originale.
Perché parlare di partigiani e repubblichini in un’epoca di revisionismo?
È proprio questa una delle molle che mi hanno spinto. Io non sono uno storico, però ho a cuore la memoria. Racconto di Davide Angelico, che ha fatto la Resistenza, ha visto morire un sacco di speranze e da allora in poi si è trovato sempre dalla parte sbagliata. Il racconto mi serviva per porre implicitamente una domanda: e se il suo torto fosse stato ragione? Come sarebbe oggi il nostro Paese?
Agli italiani serve una “nuova Resistenza”?
Manca la tensione etica che rese possibile la Resistenza, e che oggi è soltanto un ricordo da coltivare gelosamente.
I giovani conoscono questa pagina della nostra storia?
Temo di no. I revisionismi arruffati dei giornali e della tv certo non aiutano. Ai ragazzini consiglio di leggere Fenoglio, e Calvino, In un colpo solo ci guadagnano una lezione di storia e una di scrittura. Non è mica poco.

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