Cultura
Dove cè del verde? a ca. in valpolicella
La Coop Ottomarzo ha inventato lo yogurt biologico e coltiva 50 ettari certificati Aiab. Un paradiso per...scoppiare di salute!
di Redazione
Agriturismo Ca?Verde
della Cooperativa Ottomarzo
37010 Sant?Ambrogio Valpolicella (Vr)
Località Ca?Verde
tel: 045.6861760
Fax: 045.68611245
Da terre occupate a luogo di relax. Erano gli anni 70, da più di un decennio i trattamenti chimici venivano utilizzati per forzare la produzione agricola e già qualcuno cominciava a dubitare che quella fosse la strada giusta.
Un gruppo di giovani contadini, tra cui Sergio Antonino, oggi presidente della cooperativa agricola Ottomarzo, decisero di avviare delle piccole sperimentazioni, recuperando gli antichi sistemi di coltivazione, e a risultati ottenuti si convinsero di poter abbandonare l?uso dei prodotti chimici. Dalla ricerca all?occupazione delle terre il passo fu breve: «erano gli ultimi anni 70 ed era forte il movimento che predicava l?autogestione», spiega Antonino, «tanta ricerca e sperimentazione non sarebbe bastata da sola a dare il via a una storia come quella della Ottomarzo. Era necessario tirar fuori il coraggio giovanile e rischiare l?impresa dell?occupazione delle terre pubbliche incolte».
Nasce così sulle colline della Valpolicella la fattoria Ca? Verde dove, da più di 23 anni, la cooperativa coltiva, secondo sistemi biologici certificati dall?Aiab, più di 50 ettari di terreno per la produzione di olive, ciliegie e uva da vino, e alleva circa 200 capre dal cui latte vengono ricavate, nel caseificio della fattoria, ricotte, tomini, scamorze e caprini. Da questo caseificio, più di 20 anni fa, è nato, nonostante le molte diffidenze, il primo yogurt biologico italiano. Di produzione aziendale sono anche i salumi e alcuni dei nobili vini della regione: Amarone, Valpolicella Superiore e Classico, Bardolino, Soave e Chiaretto. Se nei primi anni la fattoria era meta dei turisti della domenica che salivano in collina per acquistare salami e formaggi, oggi Ca? Verde ha aperto le sue porte anche a chi desidera passare qualche giorno nella quiete agreste, offrendo ospitalità nelle dieci stanze doppie e triple ricavate dalla ristrutturazione di un antico edificio.
Per una notte e una prima colazione interamente biologica a base di marmellate, burro, yogurt, salami e formaggi non si spendono più di 32 euro a persona. Tra le specialità culinarie, oltre agli antipasti di affettati e latticini della casa, spiccano i ravioli al formaggio, i bigoli al sugo di coniglio, gli gnocchi alla ricotta, le crespelle ai funghi di stagione, il capretto all?Amarone e il coniglio stufato. Tra i dolci della casa gli xaletti, biscottini di uvetta e mandorle. Durante il soggiorno ci si può dedicare a lunghe passeggiate, all?osservazione dell?attività casearia e agricola e al climbing. In auto, nel raggio di 20 chilometri, si possono raggiungere con facilità la città di Verona, il lago di Garda, le Cascate di Molina e il Ponte di Veia. Alla fattoria si arriva imboccando la A22 e uscendo al casello Verona nord. Da qui si prosegue in direzione Trento seguendo le indicazioni per Sant?Ambrogio Valpolicella.
Michela Luison
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