Il lago di Burano in realtà è uno stagno costiero salmastro, relitto di un antico lago, oggi collegato con il mare attraverso un canale parzialmente artificiale. Ricchissima la flora comprendente oltre 600 specie, ed altrettanto florida è la fauna, con 274 specie di uccelli, numerosi mammiferi e 233 specie di coleottero. Senza l’intervento del WWF oggi l’Oasi del lago di Burano sarebbe una riserva di caccia. È stata la prima Oasi in gestione al WWF. Nasce con l’acquisizione dei diritti di caccia da parte del WWF, nel 1967. Grazie a questo intervento iniziale per evitare l’attività venatoria e all’adesione della proprietà (Sacra), l’area ha assunto poi un significato diverso, tanto da essere la prima Oasi organizzata e nel tempo è diventata oasi di protezione, riserva naturale statale, zona Ramsar, sito Sic e Zps. Grazie all’Oasi – che comprende anche i territori a valle e a monte della riserva – si è salvata un’importante area umida, il paesaggio tipico maremmano e 11 chilometri di costa.
www.wwf.it/burano.oasi
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