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Doppiette selvagge, rush finale

In settimana il voto sull'estensione dei calendari. Presidio ambientalista davanti a Montecitorio

di Redazione

Dopo il via libera della Commissione Agricoltura, tocca all’aula di Montecitorio. Il sub-emendamento all’articolo 43 sulla caccia della legge comunitaria (già approvato dal Senato), che consente alle Regioni di posticipare i termini del calendario venatorio dietro preventivo parere di validazione dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) arriva al rush finale alla Camera.

Nonostante i numerosi appelli, dice Stefano Leoni, presidente del WWF Italia ”a partire dai maggiori esperti e scienziati del Comitato scientifico del WWF, che ribadivano l’effetto devastante che la deregulation della caccia avrebbe sulla conservazione dell’avifauna migratrice, e la maggioranza degli italiani che continuano a chiedere leggi piu’ restrittive per la tutela di animali selvatici, il Parlamento italiano si prende la responsabilita’ di approvare una legge che va nella direzione esattamente opposta a quella richiesta dall’Ue, ossia, di chiudere la caccia nei mesi piu’ delicati per la migrazione e riproduzione”.

Per questo motivo il WWF, insieme alle altre associazioni ambientaliste sarà da lunedì in  presidio davanti a Montecitorio: “Il presidio”, spiega Leoni, “inizierà alle ore 12.00 di lunedì 19 per finire quando ci sarà l’esito della votazione (che potrebbe essere anche  martedì 20). Ci sarà un gazebo. Serve uno sforzo straordinario per dare al presidio il valore di un’ importante manifestazione, cercando di coinvolgere quanti più cittadini possibile!”

IL TESTO

Il testo votato, presentato dal relatore Isidoro Gottardo (Pdl), prevede che tranne per gli ungulati (cioe’ cervidi e cinghiali), le Regioni possano posticipare i termini del calendario su determinate specie (di avifauna migratoria) ma sono obbligate ad acquisire ”il preventivo parere di validazione delle analisi scientifiche a sostegno delle modifiche da apportare, espresso dall’Ispra, sentiti gli equivalenti istituti regionali ove istituiti e riconosciuti dalla commissione Europea, al quale dovranno uniformarsi”.

LE REAZIONI

“Una decisione sbagliata e contraria a quanto richiesto all’Italia dall’Unione europea – dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura -. C’e’ stata un’inutile forzatura, e’ stato approvato un provvedimento che rischia di provocare una deregulation totale e incontrollata dell’attivita’ venatoria. Si e’ voluto provocare un corto circuito nel delicato equilibrio esistente tra ambientalisti, agricoltori e cacciatori soprattutto per l’iniziativa di alcuni parlamentari ultra’ che tutelano gli interessi dei cacciatori e che oggi sono giunti numerosi in commissione Agricoltura non soddisfatti delle norme che regolano attualmente il calendario venatorio, mentre sono stati, alla fine, gli unici ad essere usciti appagati dall’Aula”.

Una decisione che ha suscitato qualche malumore anche nella stessa maggioranza: “Sarebbe irresponsabile consentire alle regioni di allungare i tempi di caccia. Mi auguro che l’errore compiuto oggi in Commissione possa trovare rimedio nell’aula di Montecitorio, così come accadde l’anno scorso sullo stesso argomento”. Lo afferma il parlamentare e Basilio Catanoso, componente del Pdl in commissione agricoltura.

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