Economia

Dopo l’11 settembre. Coop a New York

Un locale dove lavoreranno gli ex cuochi dei ristoranti delle Twin Towers. Ci ha pensato Legacoop.

di Silvia Vicchi

Dai tavoli accanto alle finestre del Windows on the World, ristorante al 126° piano della Torre Nord delle Twin Towers, si poteva ammirare mezza New York. Da lì, l?11 settembre 2001, 73 persone sparirono in un vuoto da brivido, arse vive dalle fiamme di un terrorismo fanatico e spaventoso. Erano camerieri, cuochi, lavapiatti, per una beffa del destino poco o niente americani, ma provenienti da 11 Paesi: Bangladesh, Santo Domingo, Uruguay, Nicaragua, Colombia, Perù, Egitto, Messico, Indonesia, Marocco, India. Quattordici loro colleghi, cuochi e camerieri delle Twin Towers, sono in questi giorni in Italia, ospiti di Legacoop, per imparare come si fa impresa cooperativa: “L?11 settembre ha ridotto in miseria centinaia di lavoratori”, dice Saru Jayaraman, indiano, membro del movimento dei lavoratori, “e, a due anni dall?attentato, i problemi economici delle famiglie di coloro che lavoravano nelle Torri gemelle sono ancora irrisolti”. La tragedia ha prodotto, oltre a migliaia di morti, anche 300mila disoccupati, 13mila solo nel settore della ristorazione. Per loro è nato il progetto Roc-NY, Restaurant Opportunities Center of New York, che è approdato a Bologna in cerca di partner. Con un obiettivo preciso: offrire una nuova opportunità a chi è rimasto senza lavoro, secondo un modello imprenditoriale tutto di casa nostra. Ivan Lusetti, presidente della cooperativa di ristorazione Cir Food di Reggio Emilia, che realizzerà il progetto insieme a Roc-NY, si è detto orgoglioso di questa scelta e ha promesso che entro la prima metà del 2004 il nuovo ristorante, dove sventolerà la bandiera italiana, aprirà a Tribeca, a due passi dal Ground Zero. Un?idea, quella di attraversare l?oceano per cooperare con l?Emilia Romagna, nata da Bruce Herman, oggi alla guida della Camera del lavoro di New York, ex studente della John Hopkins University di Bologna, dove entrò in contatto con la Cir e col modello imprenditoriale cooperativo emiliano: “Contiamo”, afferma Herman, “di andare avanti sull?esempio dei lavoratori che diventano imprenditori”. Sarà la maggiore esperienza di cooperazione mai realizzata negli Usa e la prima di questo tipo a New York.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA